Un comitato composto da politici e da personalità della società civile chiede al governo federale di accordare lo statuto di rifugiati ai siriani che fuggono dal loro paese in guerra.

Il comitato denuncia la distanza fra i discorsi ufficiali e l’atteggiamento delle autorità federali nei confronti dei richiedenti l’asilo siriani.

Il comitato, formato attorno al co-vice presidente del Partito pirata svizzero Charly Pache, si basa sul caso di una giovane abitante di Damasco che si trova in carcere in Vallese, dopo che la sua domanda d’asilo è stata respinta.
La donna, 26 anni, attende di essere trasferita in Italia, in quanto il suo visto Schengen è scaduto prima che le autorità trattassero il suo dossier.
Per il comitato “il trattamento inflitto a Rasha Alzrir (…) è in totale contraddizione con lo spirito del discorso pronunciato lunedì da Didier Burkhalter di fronte al Consiglio dei diritti dell’uomo alle Nazioni Unite.”
Il Consigliere federale condannava tutte le violazioni dei diritti dell’uomo commesse in Siria e affermava che il persistere della violenza ha conseguenze disastrose per i siriani.

Preoccupati dall’allarmante situazione in cui si trova la popolazione civile in Siria, i membri del comitato chiedono al Consiglio federale di prendere misure per regolarizzare la situazione di Rasha Alzrir e di evitare che altri siriani vivano lo stesso calvario.
Del comitato fanno parte i Consiglieri nazionali Christian van Singer (Verdi/VD), Luc Barthassat (PPD/GE), Jean-Christophe Schwaab (PS/VD) e Carlo Sommaruga (PS/GE), diversi membri del PPD, dei Verdi liberali e del Partito pirata e la fondatrice dell’associazione Marche Blanche, Christine Bussat.