È vero che dell’infelice articolo a firma Michele Foletti pubblicato dalla Regione del 28 febbraio si è già parlato molto ma, trattandosi di uno scritto del presidente del Gran Consiglio, tutto sommato, un commento in più ci sta.

Con la dovuta pacatezza osservo come sia del tutto singolare fare la lezione al PLR in materia di meccanismi interni al partito finalizzati a regolare candidature o altro … ma forse lo stesso si dimentica di militare in un movimento di fatto imperialista a direzione unica e irrevocabile?
Dimentica pure di essere candidato a entrare in Governo senza nemmeno essere stato in lista per le elezioni in Governo nel 2011?
Trascura poi palesemente che gli elettori leghisti hanno eletto un consigliere di Stato che decide di fare le valigie e se ne va in barba a questo voto.
Che senso ha da parte sua fare riferimento a meccanismi o a regole di partito, peraltro rispettati dai rappresentanti del PLR. Si considerino piuttosto gli elettori della Lega messi di fronte ad un Consigliere di Stato in seria collisione con il suo stesso presidente in tema di preventivo cantonale e di sgravi fiscali.

Questo dimostra quanto sia sempre valido il vecchio detto che recita “Non cercare la pagliuzza negli occhi altrui senza veder la trave nei tuoi”.
Tra le righe dell’articolo in questione si leggono sgradevoli rimproveri nei confronti del Sindaco Giorgio Giudici, che non ripeto, ma che a fatica riesco a pensare che siano parole di quel Michele Foletti che pensavo di conoscere.
Considerazioni assurde cercano di farci credere che il Sindaco abbia perso smalto, ma noi sappiamo benissimo che la spinta che lo ha portato sin qui non è esaurita. Tutt’altro. E i risultati sono lì da vedere. Molti i successi, pochi gli sbagli.

Senza voler sminuire la candidatura alternativa del Consigliere di Stato, Marco Borradori, non si può fare a meno di commentare che la stessa non rappresenta nulla di nuovo, infatti, anche lui “naviga” in politica da svariati anni.
Aspettiamo quindi con impazienza le sue proposte politiche realizzabili e sostenibili, ben temendo che siano in contrapposizione con le linee d’azione della città (e di Giorgio Giudici) che hanno contribuito a pianificare e produrre crescita rispetto a una gestione cantonale sempre piuttosto remissiva.
I Luganesi dovranno tener ben presente che tra Città e Cantone non sono sempre rose e fiori e occorre quindi, seppur restando fermamente generosi come finora con chi ha meno possibilità, difendere con fermezza gli interessi di Lugano.
Essere troppo conciliativi e accomodanti, nella realtà delle cose, arrischia di aggravare le tasche dei contribuenti luganesi e di pregiudicare la crescita del progetto Lugano. Il che significherebbe anche meno benessere per tutto il Canton Ticino.

Cherubina Ravasi (Kerry), Sindaco di Cimadera
Candidata PLR al Municipio e al Consiglio Comunale di Lugano