Il moltiplicatore d’imposta comunale è ormai entrato prepotentemente a far parte della rosa dei temi elettorali.

L’11 febbraio scorso, infatti, il Municipio ha deciso di innalzare la percentuale dall’attuale 70 al 73 %. Nulla di anomalo, in fondo c’è la crisi e non ci si aspettava di certo che Lugano ne uscisse indenne. Inoltre questo sembra essere un po’ il modus operandi che vige in tutto il Ticino, soprattutto a livello cantonale.
Perché Lugano dovrebbe agire diversamente? Perché non dovrebbe “vincere facile”?
In fondo non c’è nulla di più semplice che aumentare le imposte per risolvere il problema.
Il disavanzo previsto per il 2013 si attesta però ad una quarantina di milioni, un deficit che non verrebbe coperto dall’aumento d’imposta previsto dall’esecutivo.
Si tratterebbe, quindi, solamente di un’azione di cosmesi atta a rendere i conti meno peggiori del previsto, ma che non risolve per nulla il problema di fondo, ossia, che i costi della Città sono aumentati a tal punto da esser sfuggiti di mano al Municipio, questa è anche la conclusione a cui è giunta la Commissione della gestione.

Le entrate, d’altro canto, sono diminuite soprattutto per quanto attiene alle persone giuridiche, e più precisamente al settore finanziario.
Si passa, infatti, dai 41,3 milioni di Franchi versati nelle casse cittadine nel 2007 ai 17,7 milioni del 2011. Non ci troviamo, quindi, innanzi a un deficit congiunturale, dettato quindi dalla crisi, ma si tratta di un deficit strutturale.
Ora le opzioni per uscire con i conti in pareggio sarebbero due: aumento del moltiplicatore all’85% oppure un’attenta analisi dei costi e degli investimenti da parte del Municipio volta a riformare la spesa pubblica.
La seconda modalità avrebbe il pregio di migliorare, oltre al risultato annuale, anche quelli degli anni a venire garantendo così una crescita sostenibile alla Grande Lugano.

La prima opzione è, ai miei occhi, del tutto fuori discussione, come pure qualsiasi altro aumento del moltiplicatore. Non si mettono le mani nelle tasche dei cittadini perché non si ha la volontà di fare ciò che un amministratore comunale è chiamato a fare di regola, ciò dev’essere chiaro a tutti.
Auspico, dunque, che l’attuale Consiglio comunale in carica, come farà il gruppo UDC, si esprima con lungimiranza respingendo aumenti d’imposta comunale che, in questo momento di difficoltà, segnerebbero la sconfitta della “buona gestione” della cosa pubblica e un ulteriore aggravio sulle spalle del cittadino luganese.

Alain Bühler
Candidato UDC al Municipio e al Consiglio comunale