Il Tribunale amministrativo federale ha autorizzato giovedì la consegna di dati bancari dei clienti del Credit Suisse alle autorità fiscali statunitensi.

Nel 2011, basandosi sull’accordo di doppia imposizione DBA-USA 96, l’Internal Revenue Service di Washington aveva chiesto di ricevere questi dati bancari.
L’IRS accusava i consulenti del Credit Suisse di aver attivamente aiutato i suoi clienti a nascondere i redditi al fisco americano.
A seguito del reclamo presentato da un cliente del Credit Suisse, il Tribunale amministrativo federale aveva concluso, un anno fa, che la richiesta statunitense non soddisfaceva le esigenze esistenti. I criteri per l’identificazione dei clienti, che non erano designati nominalmente, erano troppo vasti.
Lo scorso luglio l’IRS aveva formulato una nuova richiesta, più precisa. Il Tribunale accorda l’assistenza amministrativa e respinge il reclamo del cliente della banca.
Sottostando a determinate condizioni, la decisione può essere portata sino al Tribunale federale.