Lunedì il sindaco Diego Orelli ha incontrato l’emissario dell’Ufficio federale della migrazione, Urs von Däniken e ha denunciato l’atteggiamento della Confederazione : “una tale arroganza da farmi venire in mente gli Asburgo.”

“Andremo a Berna – ha dichiarato Orelli – Incontreremo la consigliera federale Simonetta Sommaruga e le diremo che non è pensabile collocare 100 richiedenti l’asilo nell’accantonamento militare All’Acqua, in un villaggio di soli 80 domiciliati.”

La scorsa settimana Berna aveva informato Bedretto che ci sarebbe stato un “colloquio in comune per trovare delle soluzioni concilianti” con l’Ufficio federale della migrazione, scrive oggi il quotidiano La Regione : “La saletta del Municipio di Villa Bedretto ieri mattina era piena di gente.
Al suo arrivo Urs von Däniken, ex capo dei servizi segreti elvetici, si è sentito puntare gli occhi preoccupati della popolazione, del vicesindaco Elio Triulzi, del segretario comunale nonché presidente del Patriziato Ignazio Leonardi e di chi, all’interno delle varie società, tenta di animare il Comune all’imbocco del Passo della Novena, a 1’402 metri sul livello del mare.
[…] “L’atteggiamento di Berna nei nostri confronti – ha affermato Orelli – è di una tale arroganza da farmi venire in mente gli Asburgo. È la prima volta che ci troviamo faccia a faccia. Mi chiedo se non ci stiano prendendo per i fondelli con questo atteggiamento superficiale.”

Diego Orelli si riferiva, scrive ancora La Regione, a “un passaggio della lettera datata 19 marzo in cui lo Stato maggiore di condotta dell’esercito ribadiva alla piccola comunità di Valle che “non è possibile rinunciare all’accantonamento di montagna All’Acqua” e che “la situazione è molto simile in quasi tutti gli altri comuni” dove si prevede allestire un alloggio per i richiedenti l’asilo.
Orelli si è chiesto se sia accettabile rinchiudere degli uomini in un bunker in una regione in cui negli anni sono scese un’infinità di valanghe dal Riale Ronco e da quello di Bedretto, da quella di Fontana negli anni 20 alle più recenti del 1973 (29 morti) o ancora nel 2009, in aprile.
[…] La questione del pericolo, ha assicurato von Däniken, sarà approfondita.”