“Preferisco affrontare un toro (Giudici) che un’anguilla (Borradori)”
“Freysinger? Lo trattano da eroe ma a me non piace neanche un po’…”
Questi sono giorni di polemica a sinistra, una polemica innescata da Sergio Savoia con la sua dichiarazione, molto netta, pro Borradori. Su questo tema scottante il professor De Maria intervista un altro Sergio, Sergio Roic, candidato PS al Municipio.
Ogni giorno assegno a me stesso un compito. Oggi: capire in quale misura il duello Giudici-Borradori potrà essere influenzato/deciso da forze esterne ai due partiti. Sembra che molti intendano partecipare alla competizione… ma bisogna prima comprare il biglietto! Candidato Sergio Roic, per la Destra penso di potermela cavare da solo… ma vorrebbe aiutarmi per quanto riguarda la Sinistra?
Sergio Roic Ritengo che questo discorso debba essere fatto eventualmente solo dopo il primo turno di votazione, ovvero dopo il 14 aprile. Fino a quel momento le forze politiche che non sono PLR e Lega dovrebbero correre per se stesse, per il proprio programma e per i propri candidati. Per quel che riguarda l’elettorato di sinistra – e ci metto dentro anche i verdi, nonostante le esternazioni continue e anche stucchevoli di Savoia – se Giudici e Borradori arrivassero al ballottaggio ci sarebbe senz’altro qualcuno che non andrebbe a votare e altri che lo farebbero. Non oso fare previsioni precise, ma credo che a quel punto, e proprio allora, bisognerà rileggersi anche da parte degli elettori di sinistra i programmi dei rispettivi partiti per decidere: nel programma della Lega, fra le altre cose, viene chiesta una “sostanziosa riduzione della spesa culturale” e si urla “basta piani viari contro gli automobilisti”, proclami a dir poco indigesti a chiunque si consideri di sinistra. In ogni caso, la contesa non dovrebbe basarsi semplicemente sulla personalità di Giudici/Borradori ma piuttosto su un meditato ragionamento su quanto ci sia “di sinistra” nei programmi dei rispettivi partiti.
L’esternazione di Savoia in favore di Borradori (lettera a liberatv, poi mia intervista del 26 marzo) è un colpo di testa estemporaneo (conosciamo il personaggio!) o qualcosa di più meditato?
SR È senz’altro qualcosa di più meditato, infatti avviene a meno di 20 giorni dalle votazioni. Le simpatie di Savoia per il leghismo, incarnato dai suoi personaggi di punta come Bignasca e Borradori, sono indubbie e si sono ripetute nel tempo. Vista anche la dichiarazione rilasciata da Delcò-Petralli al sito Ticinonews in cui afferma che ogni decisione dei verdi viene dapprima vagliata e poi approvata dalla direzione del partito, non ci si stupisce che fra i verdi e i socialisti in tempi recenti ci sia stata poca o nessuna collaborazione, a parte generiche affermazioni di comprensione reciproca. È chiaro: mentre i socialisti si affannavano a rincorrere i verdi per fare cose in comune, anche elettoralmente, questi ultimi in un modo o nell’altro parlavano con la Lega e decidevano, lo sottolineo, come partito (vedi appunto le dichiarazioni di Delcò-Petralli) l’endorsement a Borradori. Se poi la base verde sia d’accordo con questo modo d’agire non lo so, certo è piuttosto strano che ancora nel 2011 Savoia abbia definito Borradori “il peggiore consigliere di Stato” rimproverandolo in specifico su tematiche ecologiste. Sono passati due anni ad è sbocciato il grande amore…
Chi sono questi “Verdi anonimi” che minacciano di ammutinarsi, arruolati da “20 minuti”? Lei li conosce? (Io no)
SR Conosco qualche verde per le campagne di sensibilizzazione pubbliche in cui, spesso e volentieri, noi socialisti e i verdi condividiamo le stesse posizioni. Non saprei dire, però, a chi appartengono le voci citate da “20 minuti”.
Adesso il PS. La posizione di un socialista non dovrebbe essere, ragionevolmente: né Giudici né Borradori? Noi non ci immischiamo, facciano loro. Per un socialista: sono uno peggio dell’altro. No?
SR È chiaro che al primo turno di votazioni il PS correrà per sé e per i propri candidati e non si interesserà alla contesa Giudici/Borradori. D’altronde, se un socialista facesse un ottimo risultato il 14 aprile potrebbe anche pensare di andare al ballottaggio in competizione con i due sopraccitati, perché no?, oppure con qualche altro candidato che abbia ottenuto molte preferenze. Il tutto, naturalmente, diventa molto più interessante in caso di ballottaggio. Nello specifico, se il ballottaggio fosse ristretto ai soli Giudici e Borradori, come detto anche sopra, alcuni non andranno a votare. Altri sì. A quelli che andranno a votare suggerisco di leggersi i programmi politici dei rispettivi partiti.
Dalle polemiche di questi ultimi giorni sembra di capire che alcuni esponenti del PS sarebbero inclini a sostenere il Sindaco. È così?
SR Questo non glielo so dire con precisione. Certo, ci sono sensibilità che vanno in questa direzione, nel senso che il programma del Plr contiene elementi magari più “digeribili” a un socialista che quello della Lega. Bisogna anche considerare che una terza personalità in lista, Giovanna Masoni, del Plr, si è delineata nella passata legislatura come vicina ai problemi del buon vivere, della salvaguardia del patrimonio storico e anche del paesaggio. Ciò potrebbe avere il suo peso – ribadisco: alle elezioni politiche si votano i programmi e gli orientamenti politici e non semplicemente le persone.
Qual è la sua posizione personale?
SR Come socialista, sottolineo che mi esprimo solamente per quel che riguarda il ballottaggio e un eventuale ballottaggio tra Giudici e Borradori, a meno che non ci siano altri concorrenti nella contesa. Se il ballottaggio sarà “secco” Giudici o Borradori, mi permetta, oltre alla mia minore distanza nei confronti del programma del Plr rispetto a quello della Lega, di esprimermi attraverso una metafora: la figura di Giudici è quella del toro, caparbio, anche pericoloso, che si può però affrontare a viso aperto; la figura di Borradori è quella dell’anguilla, non sai mai come prenderlo, non sai mai se parla a nome suo o a nome del movimento che rappresenta. Io, per la mia natura di persona che predilige il confronto a viso aperto, preferisco affrontare un toro, in un’arena pubblica e politica.
A una mia precisa domanda il Coordinatore verde ha dato una risposta scioccante: 3-3-1. Visto che il PPD non ha alcuna intenzione di perdere il seggio, il suo significato è sin troppo chiaro. Immagino che volesse scherzare, lui è così giocherellone…
SR Eh già, Savoia è talmente giocherellone da ammiccare continuamente al leghismo nostrano, come quella volta che, giocando, si fece proporre da Bignasca per il consiglio regionale della Corsi. Se mi vuole chiedere quanti municipali riuscirà ad avere a Lugano il PS, le rispondo molto francamente: uno di sicuro, e quello che sarà eletto si prepara, in caso di ottimo risultato, anche al ballottaggio. Se saranno due, cosa difficile ma non impossibile, andrò a fare una partita a carte quarantotto con Sergio Savoia…
Questa domanda (imbarazzante) verte sulla sua previsione e non sul suo desiderio. Quale candidato PS sarà eletto in Municipio? Zanini Barzaghi? Jermini? Ghisletta?
SR Uno dei miei racconti preferiti, fra quelli che ho messo nero su bianco da scrittore, è proprio “Previsioni”. Quindi, lanciamoci: tutto si gioca tra Jermini e Zanini.
Una primadonna che si è agitata molto negli scorsi giorni è indubbiamente Paolo Bernasconi. Domanda: è lui l’arma mortale che darà il colpo di grazia alla Lega?
SR Paolo Bernasconi fa bene a ribadire alcuni concetti chiave della convivenza civile, ma non sarà certo lui a “battere” la Lega. Qui vedo due possibilità: o la Lega si trasforma, nel dopo Bignasca, in un serio partito regionalista, con un’attenzione accentuata ai problemi locali e una road map seria e preparata in vista di soluzioni concrete, oppure continua fra sberleffi e provocazioni fino all’implosione inevitabile.
Parliamo un momento del PLR che – come partito dei Liberali luganesi – è anche il mio partito. ReGiorgio e Masoni eletti, ça va sans dire. Ma chi arriverà terzo? Bertini, Badaracco, Unternährer?
SR Conosco un po’, ma non benissimo, tutti e tre. Badaracco mi sembra serio e preparato, Bertini entusiasta e con un tocco di leadership giovanile e Unternaehrer ha buon fiuto politico (abbiamo vinto un paio di referendum cittadini assieme). Chi la spunterà? Bertini va forte, ma Badaracco, chissà, avrà il voto dei radicali…
Bertini va forte, lo dicono tutti. Sa giocare molto bene la carta della giovinezza e della simpatia. La sua spiccata “correttezza politica” – ai miei occhi addirittura esagerata – lo fa apparire un giovane saggio…
SR Oltre a ciò che lei sottolinea giustamente, si è pure profilato sui media negli ultimi tempi. Sì, ha un suo carisma giovanile che si coniuga con posizioni politiche largamente condivise nel Plr, ciò gli garantisce parecchie simpatie fra i liberali-radicali.
Il partitone ha motivo di temere concretamente AreaLiberale?
SR Area Liberale va a caccia di voti d’opinione. Potrebbe essere, in futuro, una sorta di UDC-bis cantonale o, magari, un concorrente dei blocheriani nostrani. Ma come dice lei, che si intende di Destra, io mi intendo piuttosto di Sinistra e quindi mi è difficile quantificare il risultato elettorale di un partito del genere, soprattutto in relazione a un partito come il Plr che, nonostante qualche arretramento recente, ha strutture organizzative e partecipative di un certo peso.
Il Sindaco ha motivo di temere una ri-conversione alla Lega – “effetto Freysinger” – dell’UDC ?
SR Freysinger è venuto a Lugano ed è stato trattato – da alcuni – come una sorta di eroe. Non si capisce bene il perché. Ok, ha vinto un’elezione cantonale, ma si tratta indubbiamente di un personaggio dalle frequentazioni equivoche, fede ne fa quella brutta bandiera pre-nazista che tiene in casa… Se l’UDC decide di fare una capriola all’ultimo momento, beh, che i suoi elettori ne traggano le conseguenze, in fatto di serietà e programmazione politica. Certo, non si tratta di un problema della Sinistra…
Per finire. Tutte queste elucubrazioni sugli “appoggi esterni” servono solo a mettere in piedi un’intervista per riempire la pagina di Ticinolive? O hanno un peso reale?
SR Ahahaha. L’intervista spero sia venuta bene. In ogni caso, visto il sistema di panachage con cui si vota, gli appoggi esterni hanno un certo peso che diventa notevole e probabilmente anche decisivo proprio in un ambito di ballottaggio. Ma il ballottaggio è ancora lontano, tanta acqua scorrerà sotto i ponti fino al 14 aprile…
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