Quel che è accaduto a Cipro, o sta per accadere, con il cosiddetto “prelievo forzoso” dai conti di più di 100’000 euro di privati e società presso le due grandi banche, Bank of Cyprus e Laiki Bank, dovrebbe far accapponare la pelle ad ogni cittadino ragionevole. Invece, in questo mondo irreversibilmente pervertito, le reazioni, di fronte all’enorme nefandezza del “furto con scasso legalizzato” commesso o che si sta per commettere a Cipro, sono state così flebili e tenui da lasciarmi allibito.

A dire il vero, il primate ortodosso di Nikosia, Chrysostomos II, ha protestato per le ingenti perdite subite dalla sua chiesa, ed esige le dimissioni del ministro delle finanze, Michalis Sarris  (che ha poi dimissionato il giorno dopo). Fino all’agosto 2012 Sarris era stato presidente del CdA della Laiki Bank. Alcuni amici miei, gente munita “di ampia pecunia”, faccio per dire ben più di 100’000 euro o 125’000 franchi deposti in banca, hanno così commentato: “ma a Cipro tengono i loro soldi cittadini russi che si sono arricchiti in malo modo, a spese dei loro concittadini poveri. E`quindi giusto che adesso siano loro a subire un prelievo in qualche modo riparatore”. Un modo di ragionare demenzialmente improprio, da parte di persone  tutte con titoli di studio superiore.

Un cittadino comune, onesto come tutti noi, mai stato oligarca russo neppure per un minuto, i suoi risparmi, pochi o tanti che siano, li tiene in banca. Se viene a sapere che d’ora in avanti i suoi soldi gli potrebbero, su decisione non impugnabile di politici amorali o di bankster (è un termine nuovo, felicemente coniato non so da chi, unendo le parole banchiere e ganster) del FMI e delle banche centrali, venir rubati  in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, ebbene, quel cittadino potrebbe venir tentato dall’idea di porre in sicurezza i propri soldi (quella della sicurezza è l’ansia costante, spesso causa di insonnia, di tutti coloro che posseggono molta pecunia), prelevandoli dalla banca e tenendoseli poi in casa.

La cosa, prima o poi, non potrebbe sfuggire all’attenzione dei nostri “amici del sud-est”, stimolando conseguentemente il rischio di furti o addirittura i furti con scasso veri e propri. Ci penserebbero poi i suddetti amici balcano-romeni a reclutare il personale occorrente, magari previa formazione con diploma ottenuta con il beneplacito dei “politster” (neologismo ancora da creare, da politici e gangster) di Bruxelles. Fantascienza, o anche fantascemenza, potrai obiettarmi, amico lettore. Chi vivrà vedrà, ti rispondo.

Sulle modalità del prelievo abusivo non si hanno finora informazioni concrete. Non credo che i depositi da “castigare” (quelli che superano i 100’000 euro, per un totale di 36,9 mrd) siano tutti su conto corrente. Buona parte dovrebbe essere costituita da azioni, obbligazioni o altri titoli. Si rapineranno direttamente queste carte, si ordinerà la loro vendita forzosa, da parte del FMI o della BCE, da parte delle banche colpite o dei detentori? Vendere le azioni, le obbligazioni, le cartelle ipotecarie o i derivati tanto di moda? Sicuramente i bankster sapranno inventare qualcosa di stupefacente per dare risposta alle ingenue domande che, segno di sconfinata ignoranza, mi pongo.

Stando a fonti degne di fede(?), banca centrale e governo di Cipro, centro studi Barclay, nei forzieri delle due grandi banche sottoposte al “prelievo forzoso” stanno 68,4 mrd di euro. I depositi rapinabili, da 100 a 500’000 euro fanno 8,2 mrd, quelli da 500’000 in su 28,7. Per l’entità del prelievo sono girate cifre varie, dal ladresco 6,75 fino ad un brigantesco esproprio del 37,5%. I calcoli son subito fatti: per dare un idea, prendiamo un tasso del 20%. Verrebbero rubati o, se si preferisce, forzatamente prelevati, 7,38 mrd di euro. Al cambio di 1,23 fanno 9,0774 miliardi di franchi. Mica male, per dei rapinatori principianti, al primo furto a volto scoperto. E parlo di furto a volto scoperto perché di furti mascherati da parte di questi signori ne stiamo subendo da tempo. Ma, ancora una volta, lasciamo perdere, ricordando che mio nonno diceva, e io ripeto con lui, che è il fatal destin che non si cangia, il pesce grosso il piccol mangia.

Per finire, il lettore avrà notato che sopra ho scritto di un prelievo accaduto o che sta per accadere. Ma è accaduto o sta solo per accadere? Conoscendo i ciprioti, orientali, bizantini, ottomani, levantini e mammaliturchi come sono, non rimarrei stupito se trovassero, non appena possibile, il sistema di farsi beffe degli ingenui politicanti di Bruxelles. Por realmente mano al “prelievo forzoso” potrebbe significare la fine della loro piazzetta finanziaria.

Gianfranco Soldati