La Corea del Nord ha posizionato un missile nucleare Musudan in direzione delle coste giapponesi. Stando alla stampa sud coreana, ripresa dall’agenzia cinese Zhongguo Xinwen Wag, potrebbe trattarsi di un missile di una portata di 3’000 km.

I servizi segreti sud coreani e statunitensi ritengono assai probabile che il missile venga lanciato contro il Giappone attorno al 15 aprile, quando sarà celebrato nel paese l’anniversario della nascita del “Grande leader”, Kim Il Sung, capo della Corea del Nord dal 1948 al 1994.
Stando all’agenzia di stampa sud coreana Yonhap, che cita un alto responsabile militare a Seul, vi sarebbe un secondo missile Musudan di media gittata posizionato su un veicolo equipaggiato di un dispositivo di lancio.
Un portavoce dell’esercito nord coreano ha giustificato l’approntamento dei due missili spiegando che “le manovre americane congiunte a quelle della Corea del Sud sono l’attuazione di un politica ostile” e che “il dispiegamento dell’esercito ha ottenuto l’approvazione finale di Pyongyang”.

Nei giorni scorsi la Corea del Nord ha minacciato di attaccare con armi nucleari e senza preavviso i territori sud coreano e statunitense. Malgrado un attacco agli Stati Uniti sia considerato dagli esperti altamente improbabile, il governo di Washington si prepara al peggio.
I missili Musudan hanno una portata teorica di 3’000 km e potrebbero dunque facilmente raggiungere Corea del Sud e Giappone. La loro portata diverrebbe di 4’000 km con un carico più leggero e dunque, in teoria, potrebbero colpire l’isola di Guam, nell’Ocean Pacifico, dove si trovano importanti basi militari americane.