“Ha presente Parigi senza la Tour Eiffel?”

“Se non fossi di Ambrì, voterei Giovanna senza problemi”

“Plaudo a Bel Ticino”

“A Lei, De Maria, Paolo Bernasconi non piace?”


L’on. Celio è uno dei miei Radicali preferiti (anche se lui nega accanitamente di esserne uno) e mi sento di considerarlo un amico del nostro portale. È disponibile, risponde in modo chiaro e deciso, senza irritanti evasività, e con un pizzico di humour, ciò che non guasta. Ticinolive ambirebbe a una maggiore collaborazione con i Radicali (interviste, articoli) ma sa bene che certe diffidenze personali non si superano facilmente. La “parte politica” di TL è connotata visibilmente a destra, ma in cambio il portale è realmente aperto. Pubblichiamo contributi provenienti da qualsiasi partito e area e abbiamo intervistato personalità come Franco Cavalli, Massimiliano Ay, Gabriele Gendotti, Fabio Abate, Paolo Bernasconi, Sergio Savoia, Marco Jermini, Sergio Roic, eccetera, … e avremmo intervistato anche Ducry o Marty o Merlini o la signora Carobbio, se non si fossero rifiutati.


Francesco De Maria   Questa nostra intervista si concretizza poco dopo un drammatico colpo di scena… , Sergio Roic, Nell’imminenza delle elezioni luganesi del 14 aprile come modifica lo scenario politico la morte improvvisa del Capo?

Franco Celio   Può darsi che la scomparsa di Bignasca abbia un effetto simile a quella che ebbe in Austria la morte di Haider. Razionalmente non si vede perché chi non lo votava da vivo dovrebbe votarlo da morto, ma in questi casi, si sa, le reazioni non sono sempre razionali…

Qualcuno, parecchio tempo fa, disse: “La Lega è una costola del PLR” (verrebbe da dire: che razza di costola!) E’ nata veramente da lì?

FC   La Lega è solo in parte una “costola” liberale. Proprio a Lugano essa ha vari esponenti di origine PPD, senza dimenticare gli ex elettori del PST ai quali l’attuale Partito socialista proprio non va. Comunque sono stati in molti a vezzeggiare la Lega, pensando di potersene servire. Nel nostro piccolo, è  insomma successo un po’ come il fascismo in Italia, inizialmente accarezzato da parecchi che poi ebbero a pentirsene…

Lei dalla sua Ambrì ha ammonito (cito a senso): il Ticino non è – come per certi scalmanati – “tutta quella roba inutile attorno a Lugano”. Sarà vero ed è vero ma, dovrà convenirne, l’elezione luganese procede frenetica e il panico è salito ormai alle stelle. Vogliamo valutare la situazione a mente fredda?

FC   Proprio perché lontano, non sono in grado di giudicare né la frenesia né l’eventuale panico “luganesi”. Certo è che si tratta di un appuntamento importante. Quanto ai risultati… vedremo la sera del 14!

Una sconfitta per il PLR sarebbe devastante (ma, simmetricamente, una vittoria darebbe un segnale fondamentale). A dieci giorni dal voto lei si sente ottimista?

FC   Condivido solo la prima parte della Sua analisi. Una eventuale sconfitta la sera del 14 avrebbe certamente conseguenze negative sul morale del Partito. Non sono invece convinto che una vittoria preluderebbe al successo fra due anni. Quella sarà un’altra partita, non meno difficile dell’attuale.  Sono comunque abbastanza ottimista.

I Radicali partecipano attivamente a questa “madre di tutte le battaglie”? O sono solo “affari luganesi”?

FC   Le elezioni comunali sono sempre “affari” esclusivi dei cittadini coinvolti. E’ come per una partita di calcio. Chi guarda dagli spalti può commentare e far tifo fin che vuole, ma il risultato dipende unicamente dai giocatori. Per me, poi, da Ambrì,  è un po’ come vedere la partita alla televisione… Quanto ai “radicali”, quelli di Lugano faranno quel che hanno sempre fatto, daranno cioè il loro appoggio al PLR.

Il partito avrebbe potuto/dovuto – nel rispetto di certe regole che si è dato – prendere il coraggio a due mani e lanciare una lista giovane, capitanata da Giovanna Masoni? Con quali prospettive di successo?

FC   Intende una lista senza “Re Giorgio”? Sarebbe come Parigi senza la Tour Eiffel, pensabile ma… Scherzi a parte, ci sarebbe stata una costellazione del tutto nuova. E se battere Borradori è già difficile con il sindaco attuale…

Giovanna sembra essere – sicuramente per il suo grande impegno culturale – gradita agli ambienti di sinistra. Ma il nome Masoni è votabile a sinistra?

FC   Non vedo perché non dovrebbe esserlo. Si votano le persone, non le famiglie! Personalmente, dal mio pur lontano osservatorio, ho l’impressione che faccia bene il suo lavoro. Penso che se fossi domiciliato a Lugano, la voterei senza problemi.

Ha tenuto banco negli ultimi giorni una vivace e rancorosa polemica tra i democentristi e la Lega. Questi bravi UDC che voteranno (si mormora) come un sol uomo Re Giorgio le piacciono… o le danno un forte mal di pancia?

FC   Non so come voteranno gli aderenti all’Udc. So però che questo partito ha sicuramente una sua ragion d’essere. Il fatto che sembri finalmente volersi  sottrarre alla sudditanza verso la Lega, non può che farmi piacere.

Se la Lega subisse una battuta d’arresto e, addirittura, imboccasse una fase di declino, come muterebbero gli scenari? Chi potrebbe ambire a un “recupero” di voti?

FC   Credo che il maggior beneficiario sarebbe  Sergio Savoia, che mi pare stia già facendo di tutto per accreditarsi come amico e sodale del defunto Nano, anche dalla colonne del Mattino. Forse non gli verrebbe  così spontaneo prendersela con gli stranieri, ma con un po’ di impegno…

Che cosa pensa delle numerose e reiterate azioni politiche (lui che politico si vanta di non essere!) dell’avvocato Paolo Bernasconi? A che cosa mira egli in realtà?

FC   Dal tono della Sua domanda, mi sembra che queste azioni Le diano fastidio. A me fanno invece piacere. Le vedo come un’azione della società civile, che si contrappone –finalmente – ai metodi incivili, sappiamo di chi!

Lei è membro di Bel Ticino o, quanto meno, si sente vicino all’Associazione?

Avendo trascorso la vita a cercare di promuovere l’educazione e il rispetto delle regole, non posso che plaudire a chi denuncia la rozzezza e l’inciviltà.

Secondo me i trionfi leghisti del 2011 provengono, in misura non piccola, dalla violenta faida interna del 2007, conclusasi con la liquidazione di Marina Masoni. Il prezzo da pagare per quella cacciata fu un’ulteriore avanzata della Lega. Dico bene? O è solo… senno di poi, del quale “son piene le fosse”?

FC   E’ troppo comodo riscrivere la storia in questo modo. La caduta di Marina Masoni non fu determinata tanto dai vituperati “radicali”, che già non l’avevano appoggiata in precedenza, quanto dal Mattino, che prima l’aveva sostenuta e poi combattuta. Si è insomma concretizzato quanto dicevo prima riguardo al fascismo e a chi l’aveva visto con favore. Che poi certi “Marina-boys”, per vendicarsi, abbiano pensato bene di imporre la candidatura del filo-leghista Morisoli o di sostenere direttamente la Lega, non depone a favore della loro perspicacia…

Ricordo il 1987 come anno politicamente  traumatico, con la pesante interferenza del PLR (e non solo!) nel duello all’ultimo sangue in casa socialista tra Bervini e Martinelli. Come vede l’evoluzione del partito da quell’anno al giorno d’oggi, passando per il 1991 (fondazione della Lega) e il 2007 (caduta di Marina Masoni)?

FC   Dall’87 a oggi sono cambiate molte cose. Nella vicina Italia, i partiti esistenti allora sono addirittura spariti tutti, e anche quelle nati in seguito, oggi sono già definiti tradizionali e da rottamare. Che importanti cambiamenti siano intervenuti anche da noi non può e non deve stupire nessuno.

Quando uno pensa a certe grandi figure del passato – Brenno Galli, Nello Celio o, in tempi più recenti, Giuseppe Buffi – non può che rimpiangerle, mettendole a confronto con un presente (nessuno si offenda)… insufficiente. Dove sono oggi i grandi liberali?

FC   In genere, le “grandi figure del passato” diventano tali solo dopo la loro morte. L’abbiamo visto anche di recente, con la “santificazione a stretto giro di posta” (secondo me perlomeno discutibile) della figura di Giuliano Bignasca. Per tornare alla Sua domanda, ricordo che in vita, tanto Celio quanto Galli furono criticati non poco, l’uno per la concessione delle forze idriche, l’altro perché ritenuto militarista. Anche Buffi non era apprezzato da tutti (se non ricordo male, neppure da Lei, professor De Maria)    [(fdm) Naturalmente l’ho fatto, e anche più d’una volta, ma mai senza una precisa ragione]

Le voci critiche nei confronti del partito dicono da una vita: il PLR si regge non sulle idee, dunque sul pensiero liberale, ma su un intrico di potere economico, di scambi di favori, di poltrone, di appalti. Che cosa si può rispondere? Sono accuse infondate, maligne?

FC   Che siano giudizi malevoli non c’è dubbio. Il che non esclude però che possano anche avere un fondo di verità. Del resto mi piacerebbe sapere quale partito, in quale parte del mondo, è stato al potere così tanto tempo senza che vi si infiltrassero degli opportunisti! In ogni caso, il PLR si è caratterizzato a lungo per la buona amministrazione.  Purtroppo oggi, almeno a giudicare dalle astiose critiche rivolte alla signora Sadis, sembra che gestire bene la cosa pubblica sia quasi disdicevole…

Oggi c’è chi sta cercando di costituire un polo liberale esterno al PLR . Ha una ragionevole chance di riuscita? O sta tentando l’impossibile? Che risultato otterrà a Lugano?

FC   Quello che Lei definisce “polo liberale” mi sembra che abbia una concezione piuttosto libresca, per non dire dogmatica, del liberalismo; concezione che non è mai stata quella dei liberali ticinesi. In ogni caso, dubito che il terreno comunale sia  il più  adatto per esperimenti del genere. Quanto al risultato, senza voler essere indovino, immagino che sarà suppergiù come quello ottenuto anni fa dal dott. Soldati con un’iniziativa analoga, attorno all’1-2%.

Per il fatidico 14 aprile, gli azzurri hanno il loro santo (anzi, ne hanno un gran numero…). A chi accenderà Franco Celio la sua personale candela?

FC   Non so se i Santi si occupino molto di queste faccende. Visti i risultati conseguiti dagli “azzurri” negli ultimi anni, ne dubito…

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