Nel 2012 una società svizzera ha venduto alla Corea del Nord un totale di 150 armi. Malgrado si trattasse di armi per attività sportive, la notizia manda in fibrillazione diversi esponenti politici, in particolare a fronte del contesto molto teso in cui si trova la penisola coreana.

La vendita era stata autorizza dalla Confederazione. Erano stati venduti 110 fucili, 20 pistole, 17 pistole ad aria compressa e decine di accessori diversi. Il tutto per un valore di 170’000 franchi.
Le autorità svizzere spiegano di aver autorizzato la vendita perchè le armi erano destinate ad attività sportive e non alle forze armate nord coreane. Non entrano nella categoria di materiale da guerra e non sono considerate dall’embargo sulle armi decretato dalle Nazioni Unite.

Di recente la Svizzera ha offerto al governo nord coreano una mediazione, di fronte all’acuirsi delle tensioni nella regione. Lo ha indicato il Dipartimento federale degli affari esteri, confermando un’informazione della “Sonntagszeitung”.
La Svizzera si è detta pronta a contribuire alla ricerca di una soluzione fra le due Coree, anche organizzando incontri bilaterali.

(Fonte : rts.ch)