La potente esplosione che mercoledì notte ha distrutto una fabbrica di fertilizzanti nella cittadina di West, in Texas, è avvenuta a pochi chilometri da Waco, città texana tristemente celebre per l’interminabile faccia a faccia che aveva opposto l’FBI alla setta estremista di David Koresh.

Qualche ora dopo questo nuovo dramma, nessuno riesce a capire se l’esplosione sia stata accidentale o se si sia trattato di un attentato.
Nella notte fra mercoledì e giovedì, evitando di pronunciare la parola “attentato”, i canali televisivi americani stanno ancora raccogliendo le testimonianze di quello che è stato vissuto dagli abitanti di West come “l’esplosione di una bomba atomica”.

Una concomitanza di date e luoghi va sottolineata.
L’esplosione è avvenuta a pochi chilometri da Waco, cittadina texana tristemente celebre per l’interminabile faccia a faccia che aveva opposto l’FBI ai “davidiani”, la setta estremista di David Koresh.
Oltre 50 giorni di assedio alla fattoria dei davidiani si erano conclusi con l’assalto da parte delle forze dell’ordine, il 19 aprile 1993, un anniversario che cade domani, venerdì. Koresh era morto nell’incendio della fattoria insieme ai suoi seguaci, 53 adulti e 21 bambini.

L’esplosione della fabbrica di West, che ha causato decine di vittime e di feriti, coincide con un altro anniversario, quello dell’attentato di Oklahoma City, perpetrato il 19 aprile 1995 dal giovane estremista Timothy McVeigh.
Il ragazzo aveva fatto esplodere un edificio che ospitava uffici federali nel cuore di Oklahoma City, uccidendo 168 persone.
McVeigh, condannato a morte e giustiziato l’11 giugno 2001, voleva ispirare una rivolta contro la tirannia del governo e vendicare l’assedio di Waco, che due anni prima si era concluso in un bagno di sangue.

All’indomani dell’attentato di Boston, il Washington Post aveva rilevato che una eventuale pista terrorista interna, che conduce alle milizie dell’estrema destra americana, non doveva essere sottovalutata.
Il giornale aveva messo in evidenza lo spettacolare aumento del numero di questi “gruppi di patrioti” e citato un rapporto del Southern Poverty Law Center che prevedeva una possibile esplosione della violenza da parte di queste milizie, in pieno dibattito sulla legislazione contro le armi a Washington.
“Come nel periodo precedente l’attentato di Oklahoma City vediamo minacce provenienti da coloro che temono la confisca delle loro armi da parte del governo – si legge in una lettera che il SPLC aveva trasmesso al ministro della Giustizia, Eric Holder.

(Fonte : Le Figaro.fr)