15 aprile –14 giugno 2013

La nuova mostra alla Limonaia di Villa Saroli è visibile, annusabile, e potremmo dire anche commestibile da lunedì 15 aprile. Valentina De’ Mathà (Avezzano, 1981) ha installato infatti nello spazio espositivo un lunghissimo fratino ottenuto con assi gialle da cantiere appoggiate su cavalletti. Il tavolo è sontuosamente imbandito e decorato con fiori e piante. A chi è destinato il banchetto che si estende nello spazio espositivo? In attesa che si presentino i misteriosi commensali notiamo che i fiori, che credevamo freschi, stanno già appassendo e le pietanze iniziano a guastarsi. Da alcuni bicchieri pieni di terra stanno intanto affacciandosi dei germogli. Questa insolita sala da pranzo dev’essere stata dunque preparata da tempo, da molto tempo.

In mancanza di convitati in carne e ossa, altri ospiti, invisibili ma ancor più voraci, hanno preso posto a tavola e hanno iniziato a nutrirsi. Non li possiamo vedere, ma gli effetti del loro lavoro sono evidenti. La natura sta riconquistando ciò che in origine le apparteneva: i fiori appassiscono, i cibi marciscono rosi da muffe, mentre nuove piante si fanno avanti traendo nutrimento dalla terra, essa stessa esito di decomposizione. L’ordine della tavola apparecchiata è stato turbato e un giorno, quando il banchetto dei nuovi commensali si sarà compiuto e la decomposizione sarà giunta a termine, potremo riconoscere gli ospiti d’onore di questa tavola: il caos e l’entropia.

Per poter godere della loro presenza, invece del solito vernissage si è optato per un finissage, previsto per il 7 giugno alle ore 18.00.

Valentina De’ Mathà (Avezzano, 1981. Vive e lavora a Mendrisio). A partire dal 2007 espone presso gallerie private e spazi istituzionali. Fra gli artisti rappresentati nel Padiglione Italia in occasione della 54. Biennale di Venezia (2011), ha ricevuto numerose segnalazioni internazionali: vincitrice di “Research in Art 2011 è stata finalista del “6° Premio Internazionale Arte Laguna” e del “Premio Terna 02”. Il suo lavoro spazia dalla fotografia alla scultura, dalla pittura al video e all’installazione.