Il collega prof. Franco Celio è per me la “voce istituzionale” del partito (lui probabilmente negherà di esserlo). Siamo in disaccordo praticamente su tutto. Proprio per questo la sua opinione è preziosa, e la sua cortese disponibilità notevole. Gliene sono grato. Un’intervista di Francesco De Maria.


Francesco De Maria  Aprile 2011: perdita di un seggio e della maggioranza relativa in Consiglio di Stato. Ottobre 2011: perdita di un seggio in Consiglio nazionale. Aprile 2013: perdita di un seggio e della maggioranza relativa in Municipio a Lugano. Perdita del sindacato della Città-regina. Come ciliegina sulla torta potrei metterci la perdita del sindacato di Bellinzona. Mi dica, on. Celio: che cosa sta succedendo al “partitone”?

Franco Celio  Credo che quello che lei, in modo un po’ sfottente, chiama il “partitone” stia semplicemente diventando un partito normale, che a volte vince, a volte perde. E’ vero che ultimamente sono state più le sconfitte delle vittorie, ma il vento può cambiare anche in fretta. In fin dei conti, il PLR è quello che resiste meglio allo tsunami leghista (che a sua volta potrebbe anche durare meno di quanto sembri…)

Io so che su questo punto (cruciale) non ci troveremo mai d’accordo, ma non importa. Quali sono a suo avviso le cause essenziali di queste ripetute sconfitte?

FC  Le situazioni sono diverse. Le cause del risultato deludente di Lugano non sono le stesse di quelle che hanno determinato un esito analogo a livello cantonale. A Bellinzona, poi, la situazione era ancora un’altra, e dovuta soprattutto a fattori locali. Non credo si possano generalizzare singole cause.

La Lega, dopo 22 lunghissimi anni, sembra imbattibile e inarrestabile…

FC  Sì, ma anche il successo del partito di Haider in Austria sembrava non dovesse aver fine. I risultato delle recenti elezioni in Carinzia (dove quattro anni fa, subito dopo la morte del leader, i suoi seguaci avevano sfiorato la maggioranza assoluta) parlano un’altra lingua… Lei non vede qualche affinità con quanto capita da noi?

Nel corso del tempo numerosi elettori del PLR (e non solo!) sono passati nei ranghi della Lega. Perché il partito non è riuscito a trattenerli?

FC  Perché un partito serio non può promettere tutto e il contrario di tutto, senza realizzare nulla di quanto promesso.

La voglio sorprendere***. Dopo anni tanto grami il PLR non dovrebbe ricercare un’occasione per ricostruirsi?
*** Poiché sono comunemente considerato (a torto o a ragione) un tipo “distruttivo”.

FC  Certamente. Il problema sta nel vedere come. Personalmente non credo che ciò possa avvenire “rincorrendo” i vincitori del momento sui temi da essi sbandierati. Lei pensa ad es. che a Lugano al PLR sia servito molto associarsi alla Lega per affossare un moderatissimo aumento del moltiplicatore? Ho i miei dubbi…

Quest’ultima sconfitta – molto grave, e lo dico senza alcun piacere – è stata subìta a Lugano ma colpisce fatalmente al cuore anche “il partito della Regione”. Il PLR, dopo essere stato per secoli il numero uno, è ormai tristemente relegato al secondo posto?

FC  Se con questa espressione  intende gli avversari della Lega – e soprattutto del “Mattino” – [per De Maria il “partito della Regione” è il partito radico-socialista] è indubbio che il risultato sia stato negativo, ma le cause credo stiano soprattutto in quello che chiamerei l’“effetto Haider”.

Saprà ritornare vincente e primo? Nel 2015 ?

FC  Non lo so. Tutto dipenderà da come evolveranno le cose nei prossimi due anni e da quello che il partito saprà (o potrà) fare.

Re Giorgio ha regnato 29 anni, ha dato tanto e ha avuto tanto. Come giudica questo suo regno?

FC  In base ai risultati ottenuti, certamente positivo.

Erasmo Pelli avrebbe voluto competere ancora, l’hanno dissuaso. Per la lista PLR è stata una perdita?

FC  Nell’immediato, sicuramente. Ma come diceva Giuseppe Buffi, un partito è un po’ come un negozio. Se mette in vetrina sempre gli stessi oggetti, non può pretendere di avere successo duraturo. Credo che, presto o tardi, se ne accorgeranno anche altri…

Il Sindaco vede in Michele Bertini il futuro del partito, il pegno e la speranza del rinnovamento. Questo giovane PLR di 27 anni e mezzo (!) si ritrova, all’improvviso, in una posizione straordinariamente vantaggiosa. Troppo, e troppo in fretta?

FC  Conosco poco Bertini. Da quel poco, ne ho comunque ricavato un’impressione positiva. Non penso però che un partito possa “puntare” su un’unica persona. Forse i risultati negativi di cui dicevamo all’inizio sono dovuti anche a questa tendenza all’italiana, manifestatasi negli ultimi anni, a voler personalizzare tutto.

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