Sono di Ruslan Cojocaru le tracce biologiche trovate sotto le unghie di Gianpiero Ferrari, ucciso insieme alla moglie Gabriella Plozza il 21 novembre 2010 a Brusio.

cojocaruE’ quanto sostiene senza ombra di dubbio Marzio Capra, l’esperto che mercoledì 17 aprile ha deposto all’udienza che vede alla sbarra, oltre al 31enne moldavo (nella foto) accusato di essere l’autore materiale del delitto, anche il presunto mandante dell’omicidio, l’imprenditore valtellinese Ezio Gatti.

Capra, genetista dell’Istituto di medicina legale di Milano, è stato sentito in qualità di perito nominato dalla Procura di Sondrio.
“Sono stato incaricato di verificare il lavoro eseguito dalla Confederazione elvetica, che per prima si è occupata della questione – ha spiegato – e ho poi ampliato l’analisi avendo a disposizione il campione del Dna di un sospettato con cui comparare quello trovato sotto le unghie di una delle due vittime.
Stando ai calcoli statistici la compatibilità tra le tracce biologiche trovate sotto l’unghia di Ferrari e il Dna di Ruslan Cojocaru è certa: la traccia lasciata è unica al mondo, non c’è possibilità che ci sia un’altra persona in grado di lasciare quel tratto distintivo.”

Il campione di Dna di Cojocaru era stato raccolto l’11 agosto 2011 dal maresciallo dei carabinieri Alberto Schiavone, che si era introdotto nell’appartamento del moldavo a Rimini.
L’avvocato Rossella Sclavi, che difende Cojocaru, ha poi cercato di minare la testimonianza facendo notare l’impossibilità di escludere che il Dna sia finito sotto le unghie della vittima ben prima che l’uomo venisse ucciso.

(Fonte : Il Giorno.it)