Giorgio Napolitano, rieletto alla presidenza dell’Italia, compirà a breve 88 anni. Il suo mandato è di 7 anni, il che lo porterebbe a lasciare il Quirinale a 95 anni. La cosa ha senso?

E’ la domanda che si pone un editoriale odierno sul quotidiano francese Le Monde : “Nel suo primo mandato, Napolitano a spesso avuto l’occasione di mostrarsi quale uomo di Stato, responsabile e lungimirante. E’ rispettato dalla destra e dalla sinistra. Ma più che alle sue capacità, la sua rielezione è dovuta a un sistema politico alla deriva. In questi mesi Napolitano è anche apparso incapace di dare all’Italia un governo capace di affrontare seri problemi.

A febbraio gli elettori avevano mandato alla Camera dei Deputati una maggioranza di sinistra. Il fatto che questa maggioranz anon fosse anche al Senato ha impedito la formazione di un governo.
Designato da un collegio di grandi elettori, il capo di Stato esercita un’importante influenza nel sistema. Ma cinque giri di scrutini in una settimana non hanno permesso ai partiti di accordarsi su un nome che non fosse quello di Napolitano.
Il sistema politico italiano è doppiamente bloccato : istituzioni inadeguate e un bicameralismo paralizzante; una classe politica incapace di uscire dai giochetti del potere. Non sarebbe grave se non si trattasse della terza economia della Zona euro, un paese importante nel contesto europeo, una delle locomotive del benessere del continente.

L’Italia è fragile. Le sue finanze pubbliche e la sua bilancia commerciale stanno meglio di quelle francesi, ma il suo debito pubblico si avvicina a un tasso insopportabile : il 120% del Pil. Per effetto di contagio, il rischio italiano pesa sull’insieme dell’Unione monetaria.

La sinistra poteva insediare al Quirinale un uomo solido e competente, Romano Prodi. Sarebbe stato un segnale positivo per tutta l’Europa. La sinistra ha fallito, vittima di divisioni interne. Riapre in questo modo la porta al governo del partito di Silvio Berlusconi, una prospettiva terrificante.
La grande saggezza di Giorgio Napolitano non sarà sufficiente per far uscire l’Italia da questo difficile momento.”