Gli Stati dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo preliminare per alleggerire l’embargo sulle esportazioni di petrolio dalla Siria.

L’allentamento delle sanzioni intende portare vantaggi alle forze degli oppositori al regime del presidente Bashar al Assad. Le aree controllate dall’opposizione avrebbero maggiore autonomia economica grazie alle risorse petrolifere.
I ministri degli esteri dell’Unione europea si preparano a sostenere la bozza di accordo nella giornata di lunedì. Prima della cancellazione dell’embargo potrebbero essere necessarie altre fasi legislative.

I rappresentanti dell’opposizione siriana hanno chiesto all’Unione europea di cancellare anche l’embargo sulle armi.
Un libero commercio di armi sarebbe l’unico modo per fermare le stragi in Siria, secondo Walid Saffour, ambasciatore della Coalizione nazionale siriana delle forze dell’opposizione e della rivoluzione presso il Regno Unito.

Londra e Parigi sono favorevoli all’idea di dare assistenza militare all’opposizione, ma altri Stati non intendono contribuire a un’ulteriore militarizzazione del conflitto.