La Corea del Nord ha ribadito martedì 23 aprile il suo rifiuto di rinunciare al suo armamento nucleare, come chiesto dai governi della Corea del Sud e di Washington per smorzare la crisi nucleare nella penisola.

Il Rodong Sinmun (“Giornale dei lavoratori”), organo ufficiale del Partito dei lavoratori, al potere nella Corea del Nord, considera inaccettabili le condizioni di Stati Uniti e Corea del Sud per riprendere il dialogo : “Se sediamo al tavolo dei negoziati deve essere un dialogo fra potenze nucleari, non quello di una parte che chiede all’altra di smantellare il suo arsenale nucleare.”

Il governo americano si era detto pronto a discussioni “autentiche e credibili” insistendo sul fatto che Pyongyang deve prima dare la prova del suo impegno a rinunciare all’arma atomica.

Domenica 21 aprile, dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap era giunta la notizia che pur avendo rinunciato al temuto lancio di missili nucleari verso il Giappone o verso la Corea del Sud, Pyongyang aveva fatto posizionare missili supplementari lungo le coste, due missili a breve gittata.