Stando a Il Fatto Quotidiano, i soldi depositati in Svizzera dagli italiani in fuga dalla pressione fiscale e dal pericolo di un prelievo forzoso toccano i 120-200 miliardi. Il quotidiano economico Il Sole 24 Ore riduce le cifre a 100-120 miliardi di euro.

I soldi per uscire dalla crisi ci sarebbero, si legge su Il Fatto Quotidiano.it : “Ma sono in Svizzera, dove gli italiani ultramilionari hanno accumulato conti correnti.”

Poi il sito propone un sondaggio : Cosa è giusto fare con i conti svizzeri degli italiani?.
Quattro le possibili risposte :
1. Varare un’altra sanatoria per recuperare almeno il 5% dei capitali sommersi
2. Inasprire le pene nei confronti degli esportatori di capitali
3. Mantenere la legislazione vigente
4. Chiedere alla Svizzera attraverso l’Europa di eliminare il segreto bancario.

A oggi il risultato del sondaggio dà 67.23% per la risposta 1, 23.89% per la risposta 2, 5.49% per la risposta 3 e 3.39% per la risposta 4.

“La posta in gioco è enorme – prosegue Il Fatto Quotidiano – La Svizzera è davvero una specie di grande banca, un gigantesco paradiso fiscale nel cuore del Vecchio Continente.
Nella patria del segreto bancario i dati sono custoditi gelosamente, ma stime attendibili ipotizzano che vengano gestiti patrimoni per 4’500 miliardi di euro, 2’500 dei quali appartenenti a stranieri.
La quota di patrimoni riferibili a cittadini europei è attorno agli 800 miliardi, 200 dei quali attribuiti a tedeschi, mentre i capitali italiani sono calcolati tra i 120 e i 200 miliardi.
La Svizzera ha 8 milioni di abitanti, l’Italia ne ha 60 milioni. Per avere un’idea delle proporzioni, le due maggiori banche svizzere, Ubs e Credit Suisse, gestiscono in tutto patrimoni pari a sei volte il Pil nazionale, le prime due italiane (Intesa Sanpaolo e Unicredit) arrivano all’incirca a un terzo del prodotto interno lordo.”