Durante l’assalto delle forze speciali per liberare una dozzina di ostaggi all’ambasciata di Polonia a Berna nel 1982, la Svizzera ha fotocopiato illegalmente documenti segreti.

Il 6 settembre 1982 un commando dell’Esercito patriottico d’insurrezione polacco aveva attaccato l’ambasciata della Polonia a Berna. Per tre giorni una dozzina di persone erano state trattenute come ostaggi.
Il capo del gruppo era un polacco a cui la Svizzera aveva rifiutato la domanda d’asilo due anni prima.
Quando i servizi di sicurezza della Confederazione avevano saputo che i quattro uomini del commando detenevano archivi segreti, avevano cercato in ogni modo di ottenerli, ma invano.

L’8 settembre il Consigliere federale Kurt Furgler, allora ministro della Giustizia, aveva deciso di lanciare un attacco. L’operazione era andata a buon fine, gli ostaggi erano stati liberati e gli uomini del commando catturati.
Gli agenti dei servizi svizzeri si erano impossessati illegalmente di documenti segreti dell’ambasciata. Il Ministero pubblico federale li aveva rapidamente fotocopiati e poi rimessi al loro posto.

L’indomani, Kurt Furgler aveva smentito di essere in possesso di dossier riservati appartenenti allo Stato polacco.

(Fonte : rts.ch)