Tre violente eruzioni solari si sono succedute tra il 13 e il 14 maggio. Sono state le più potenti degli ultimi cinque anni.

La prima eruzione è avvenuta la mattina del 13 maggio. Lo stesso giorno, alle 18:05 si è prodotta la seconda. La mattina del 14 maggio c’è stata la terza eruzione, la più violenta delle tre.

Le tre eruzioni sono state classificate di classe X, la più alta, usata per descrivere i brillamenti più violenti.
Nell’ordine, si è trattato di eruzioni di classe X1.7, X2.8 e X3.2. La terza è stata quasi due volte più imponente rispetto alla prima.

Le immagini delle tre eruzioni solari riprese dal Solar Dynamics Observatory.
Le immagini delle tre eruzioni solari riprese dal Solar Dynamics Observatory.


I brillamenti, causati probabilmente dalla variabile morfologia delle linee di campo magnetico nelle regioni della fotosfera interessate da macchie solari, rilasciano grandi quantità di energia, equivalenti all’esplosione contemporanea di milioni di ordigni nucleari.
Tutti e tre i brillamenti di martedì sono stati accompagnati da espulsione di massa coronale, che ha rilasciato tonnellate di materiale della corona solare nello spazio.
Il terzo flare avrebbe rilasciato particelle a una tale energia, che la sua ondata di materiale potrebbe presto raggiungere quelle espulse dai primi due.

Fortunatamente, queste valanghe di particelle non sono state rivolte verso la Terra: una circostanza che non avrebbe minacciato noi, protetti dall’atmosfera, ma i satelliti e le sonde in orbita intorno al nostro pianeta, da cui dipende gran parte dei sistemi elettronici che utilizziamo.

Fonte : Focus.it