Stati Uniti sempre più a rischio. Le principali banche statunitensi sono spaventosamente esposte ai derivati.

Stretti fra un debito pubblico esplosivo e una ripresa troppo debole, gli Stati Uniti vanno davvero male, commenta il portale d’informazione Wall Street Italia.com : “Eppure a Wall Street il Dow Jones continua a stabilire nuovi record, come se nulla fosse. Sono sempre più numerosi gli economisti che denunciano che l’economia statunitense sta mostrando tutti i classici sintomi di bolla economica.

(…) Wall Street è stata trasformato nel più grande casinò del pianeta, complice le strategie accomodanti della Federal Reserve. L’euforia sconsiderata nei mercati finanziari ricorda quella del 1929. Il debito pubblico è in forte crescita (…) Le prime 25 banche degli Stati Uniti hanno un’esposizione sui derivati di oltre 212.000 miliardi di dollari. Un enorme castello di carte destinato a crollare.

(…) La crisi finanziaria del 2008 avrebbe dovuto essere un campanello d’allarme per le nazioni del mondo. Avrebbero dovuto ripartire dagli errori. Purtroppo, nulla è stato risolto.
Politici e banchieri centrali sono ossessionati dal riuscire a tenere a galla il sistema. Hanno agito accumulando ancora più debito. Questo è accaduto perché non c’è mai stato un recupero effettivo a seguito della crisi economica iniziata nel 2006 e scoppiata fra il 2008 e il 2009.
E’ tutta un’illusione, la recessione non verrà superata. Qualcuno spera che questa calma prima della tempesta possa durare il più a lungo possibile, in modo da poter avere più tempo per prepararsi. Purtroppo, questa bolla di false speranze non durerà per sempre. A un certo punto finirà e allora saranno dolori.