Mentre le autorità fiscali statunitensi indagano sui clienti della banca privata zurighese Julius Baer, il Consiglio federale si adopera per siglare accordi che mettano un punto fermo ai litigi fiscali in corso tra le banche svizzere e gli Stati Uniti.

Il governo ha trovato una soluzione per risolvere il conflitto con le autorità fiscali americane riguardo alle banche svizzere e ai loro clienti americani, ha annunciato la Consigliera federale Eveline Widmer Schlumpf.
Su pressione di Washington, il governo ha chiesto alle Camere federali di modificare la legge a partire da giugno e per un anno.
“Si è trattato di un’offerta unilaterale che non abbiamo potuto discutere. Prendere o lasciare – ha detto in sostanza Widmer Schlumpf di fronte alla stampa.

Mercoledì l’Esecutivo ha adottato il messaggio che permette al legislativo di trattare il caso come procedura speciale nella sessione estiva. Il testo permetterà a tutte le banche svizzere di tirare una riga sul passato e di sistemare le relazioni con le autorità americane.
Le banche potranno collaborare con il fisco americano e fornire tutte le informazioni necessarie a difendere i loro interessi.
Potranno comunicare sulle relazioni d’affari con i clienti americani e sulle persone coinvolte nelle attività delle banche.
Il progetto non permette però la fornitura di dati dei clienti e informazioni sui conti, la cui trasmissione si farà unicamente nell’ambito di una richiesta di collaborazione amministrativa che si appoggia sulla convenzione in vigore contro le doppie imposizioni.