Pur comprendendo e preoccupandosi delle   difficoltà degli artigiani si ritiene che non si possano strumentalizzare gli apprendisti ticinesi come mezzo di pressione


Il PLR ha preso atto con preoccupazione delle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’unione delle associazioni dell’edilizia (UAE) che a fronte di una situazione problematica ha minacciato di bloccare l’assunzione degli apprendisti per l’anno 2013/2014.

Il Partito liberale radicale da sempre cerca di agire nell’interesse del Cantone e dei suoi cittadini e crede che la formazione e la qualifica professionale siano gli strumenti indispensabili per costruire il benessere del Ticino e della sua popolazione. Pur comprendendo la situazione difficile legata al fenomeno dei padroncini e degli indipendenti provenienti da oltre confine il partito ritiene che si debba essere più prudenti nel rilasciare determinate dichiarazioni.

Oltre alla minaccia, gravissima, di non versare regolarmente le imposte cantonali e federali, ma di bloccarle su un conto vincolato, e al boicottaggio nei confronti dei concorsi pubblici, la dichiarazione di voler bloccare le assunzioni di apprendisti per l’anno 2013/2014 si ritiene sia controproducente e, in definitiva, inaccettabile. In primo luogo si vanno a strumentalizzare delle persone, i giovani, che non hanno alcuna responsabilità in merito e che si apprestano a intraprendere un percorso formativo determinante per il loro futuro. In secondo luogo si lancia un messaggio di sfiducia nei confronti del sistema di formazione professionale, riducendo ulteriormente l’interesse dei ragazzi e delle ragazze ticinesi per questi percorsi formativi, proprio in settori dove la manodopera residente è insufficiente.

Proprio settimana scorsa il gruppo parlamentare ha dedicato un pomeriggio di approfondimento sul tema e sta elaborando delle misure che si possano introdurre per arginare il fenomeno della concorrenza sleale. Anche la recente sottoscrizione, insieme all’amnistia fiscale cantonale, di un atto parlamentare per la creazione di un fondo per l’occupazione va in questa direzione: sostegno alla riqualifica dei disoccupati (come già chiesto nella mozione del gruppo PLR per promuovere la riqualifica dei giovani) e misure in favore della creazione di nuove aziende (start up). Il PLR ritiene che i problemi sollevati dall’UAE vadano affrontati con decisione ma soprattutto pragmatismo, formulando proposte costruttive sia sul piano cantonale che federale, senza ricorrere a ricatti di questo genere.

Partito liberale-radicale ticinese

(fdm, commento) La condanna è totale e tonitruante ma – al di là di questo – sembra che il partito (come altri, del resto) non sappia che pesci pigliare. Il linguaggio, nessuno me ne voglia, è sempre lo stesso: “pomeriggio di approfondimento”, “sta elaborando”, … … Perché non un bel five o’clock tea? Volendo essere maliziosi, si potrebbe sottolineare la discrepanza tra le aziende che chiedono a gran voce misure contro i padroncini e il PLR che offre misure in favore dei disoccupati…