Il Consiglio Nazionale ha deciso mercoledì di congelare il trattamento della legge urgente sull’accordo fiscale con gli Stati Uniti.
Con 100 voti contro 90 il Nazionale ha deciso di non trattare la questione del regolamento del conflitto fiscale in corso tra le banche svizzere e le autorità fiscali statunitensi, come chiesto dal Consiglio federale.
La legge urgente doveva permettere alle banche che avevano incoraggiato o appoggiato la frode fiscale (in relazione ai conti di clienti americani) di accettare un’offerta della giustizia degli Stati Uniti e di cooperare, consegnando informazioni, senza infrangere il diritto svizzero.
Con grande disappunto dei partiti, il Consiglio federale non aveva rivelato il contenuto del programma unilaterale degli americani. Socialisti e UDC hanno deciso di chiudere la strada alla legge urgente e ieri vi sono riusciti.
Il testo rimane comunque all’ordine del giorno, il dossier ritorna in Commissione, perchè il Nazionale ha respinto una mozione dell’UDC che chiedeva di non trattare la legge durante la sessione di giugno.
Le ha preferito la mozione di Susanne Leutenegger Oberholzer (PS/BL) che esige informazioni prima di trattare la questione in Parlamento. Alla fine, l’UDC ha aderito.