Per evitare ulteriori disastri per il sistema finanziario europeo, Bruxelles sta studiando una sorta di morte assistita per gli istituti bancari in corso di fallimento.

La pratica verrebbe gestita da un ente europeo dipendente dalla Banca centrale europea. Secondo l’agenzia Reuters, la proposta susciterà aspre opposizioni nei paesi della Zona euro.

L’idea dei funzionari europei è chiudere le banche in difficoltà attraverso un nuovo sistema di supervisione dei contenziosi sotto la guida della Banca centrale europea, andando a costituire la seconda tappa dell’unione bancaria – la cui prima tappa si completerà nel 2014, quando la BCE assumerà il controllo delle banche.

A Bruxelles si discute la necessità di individuare il meccanismo tramite il quale la BCE segnalerà le banche a rischio e la ricerca di un fondo sponsorizzato dall’industria europea per sostenere la successiva azione risolutiva.
Un percorso che non sarà comunque agevole perché necessita l’accordo degli Stati che dovranno approvare il progetto prima che diventi legge. La Germania, in particolare, ha già espresso la propria diffidenza rispetto a soluzioni per cui un ente straniero fosse autorizzato a forzare la chiusura di una delle sue banche, per non parlare del dover pagare con soldi tedeschi il fallimento di una banca di un altro paese.

(Fonte : Valori.it)