In Italia i piccoli artigiani muoiono a causa delle tasse, sia quelle statali che quelle locali. La situazione peggiore a Napoli e Bologna.

Una pressione fiscale da record, scrive il portale d’informazione Wall Street Italia.com : “Pari al 66,27% nel 2012, sta uccidendo le botteghe italiane: calzolai, erboristi, sarti, fabbri, corniciai, falegnami.

A Napoli e Bologna peggio che altrove. La prima, col 74,16% di reddito d’impresa risucchiato dal fisco (quasi tre quarti), guida la classifica dei tartassati. La seconda, al 73,29%, quella del rialzo in dodici mesi (quasi 10 punti in più).

Nessuna delle grandi città scende sotto il 61,18% e se gli enti locali quest’anno decidessero di spingere ancora sull’acceleratore, portando le aliquote al massimo consentito, si arriverebbe al primato: 70% in tasse, 254 giorni per pagarle, fino all’11 settembre della catastrofe fiscale.”