Quattro soldati americani sono stati uccisi in Afghanistan in un attacco contro la base aerea di Bagram, 60 km a nord di Kabul, nel giorno dell’avvio di negoziati diretti tra Stati Uniti e talebani.

Dal vertice del G8, il presidente americano Barack Obama si era detto soddisfatto dell’apertura del negoziato con i talebani ma anche consapevole che le ferite da curare, dopo 12 anni di guerra e con le truppe della Nato ancora sul terreno, sono profonde e difficili da curare.

A rivelare quella che potrebbe essere una svolta è stato il presidente, Hamid Karzai, nel corso della cerimonia per l’avvio della quinta e ultima fase del processo di transizione della sicurezza, avviato nel 2011 e destinato a concludersi nel 2014.
“L’Alto Consiglio per la Pace afghano si recherà in Qatar per discutere di negoziati di pace con i talebani – ha spiegato Karzai.
L’annuncio è arrivato in occasione del nuovo passaggio di consegne tra la Nato e l’esercito afghano, forte di 350mila uomini, ha riguardato gli ultimi 95 distretti, tra cui le turbolente aree al confine con il Pakistan.
Washington vuole che i talebani e i gruppi fondamentalisti interrompano ogni contatto e collaborazione con al Qaeda, che mettano fine alle violenze e che accettino la Costituzione afghana, compresa la parte che riguarda la tutela delle donne e delle minoranze.