Il Consiglio federale, opposto all’iniziativa popolare “per un’economia verde” degli ecologisti, ha messo mercoledì in consultazione sino al 30 settembre una revisione della legge sulla protezione dell’ambiente.

Con questo contro-progetto, il governo vuole sviluppare e modernizzare la politica ambientale. La modifica della legge sull’energia permetterà di creare le condizioni per rendere il consumo più ecologico.
Il processo di adattamento durerà tuttavia diversi decenni. E’ fuori luogo, secondo il governo, fissare obiettivi troppo ambiziosi, come vogliono invece fare i Verdi.

Il progetto di legge prevede di migliorare l’efficacia dell’utilizzo delle risorse nella produzione e nel consumo, per ridurre in modo determinante gli attacchi all’ambiente.
Rapporti presentati regolarmente dovrebbero attestare i progressi verso un’economia verde, con proposte di misure supplementari, se necessario.

La revisione precisa anche le basi legali per rinforzare l’economia circolare per le materie preziose, usare maggiormente materie riciclate e ridurre i bisogni in materie prime, così come la quantità dei rifiuti.
La Confederazione dovrebbe poter imporre, se necessario, al commercio al dettaglio la ripresa di taluni imballaggi, per una loro migliore valorizzazione.
Il Consiglio federale punta sulle convenzioni con l’economia per ridurre gli effetti sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita di un prodotto, ma vuole anche essere abilitato a introdurre prescrizioni in materia d’informazione sui prodotti che contribuiscono alla messa in pericolo delle risorse naturali.