Da quando abbiamo smesso di credere nell’aldilà, dove ogni rinuncia sarà ricompensata dal soddisfacimento, il Carpe diem è diventato un ammonimento serio.
(Sigmund Freud, 1905)



Il 20 aprile 2011, l’astrofisica italiana Margherita Hack (morta sabato 29 giugno a Triste all’età di 91 anni) prese parte – in videoconferenza da Triste – al dibattito sull’esistenza dell’Aldilà della trasmissione Porta a Porta.

hack-margherita“Non credo esista l’Aldilà – disse la celebre scienziata italiana – Credo però che il nostro cervello sia estremamente complesso, che ci sia la capacità, in certe persone, di vivere in un mondo irreale, di credere veramente in quello che dicono, sono persone in buona fede.
Io attribuisco queste visioni, queste credenze, al nostro cervello, che è più complesso delle stelle e delle galassie. E’ lì che c’è la radice di queste esaltazioni, di questo desiderio di rispondere ai “ma perchè! c’è tutto questo?”

Chi vuol credere crede, però la scienza non si basa sulle intuizioni, sul desiderio di credere. La scienza fa esperimenti, fa osservazioni e da queste cerca di trarre le leggi generali che spiegano i fatti, che spiegano l’universo e il nostro corpo.
Quando la scienza era molto più primitiva, gli uomini attribuivano tutti i fenomeni naturali a varie divinità. Poi pian piano abbiamo cominciato a capire come funziona il mondo, come funziona il nostro corpo e il numero di divinità è andato diminuendo.
Ci sono ancora tante risposte che non sappiamo dare ma è troppo comodo spiegare tutto con Dio.”