Manuele Bertoli e il Partito socialista ritengono indispensabile un aumento delle imposte per fare quadrare i conti dello Stato.
Bertoli vorrebbe “chiedere ai cittadini uno sforzo in più con le imposte, 10 franchi al mese per un contribuente medio”.
Questo apporto permetterebbe di migliorare la qualità di scuole, prestazioni, servizi sociosanitari, trasporti pubblici, prestazioni finanziarie (sussidi di cassa malati, prestazioni complementari).
Un caro-imposte che i suoi colleghi in Consiglio di Stato non sostengono e diversi sono i commenti negativi anche fra i parlamentari.
Per il capogruppo del PLRT Christian Vitta “le dichiarazioni di Bertoli sono una fuga in avanti che arriva in un momento economico difficile per numerose famiglie ticinesi.”
Il portavoce del PPD Fiorenzo Dado’ commenta che si tratta di “cose incredibili. Ma come si può già solo ipotizzare uno scenario come quello descritto da Bertoli. È il chiaro tentativo di chi vuole mettere le mani in avanti già prima di rimboccarsi le maniche. Noi non ci stiamo in nessuna maniera. Altro che smarcarsi. Io di giocare non ho nessuna voglia. Sono anche perplesso che un membro del collegio governativo si distanzi a priori. Troppo comodo. Questo dimostra che l’attuale sistema elettorale non funziona.”
Michele Foletti, capogruppo della Lega, commenta : “Mi fa un po’ specie che il partito che ha sempre urlato la necessità di rispettare la collegialità (attaccando la Lega a Lugano), adesso sia quello che la rompe. Credo che avrò i capelli bianchi o non ci sarò più quando sinistra ticinese capirà che una fiscalità competitiva aiuta il Cantone e aumenta le risorse da distribuire a chi ha bisogno.”
Il deputato UDC Marco Chiesa osserva : “Non siamo per nulla d’accordo e ci batteremo contro ogni aggravio. Ma a Bertoli riconosco una coerenza di fondo. Il PS è da sempre il partito delle tasse e ora hanno finalmente deciso di dire cosa pensa. Ma perché si deve sempre far finta di essere d’accordo tutti con tutti e su tutto senza mai concludere nulla? Ora c’è una posizione chiara sulla quale dibattere. Poi si deciderà. È per questo che auspico che il Ticino adotti al più presto il sistema maggioritario.”
Sergio Savoia, dei Verdi, getta acqua sul fuoco : “Sono le solite scaramucce estive, ma il pericolo è che si faccia gran casino d’estate e poi finisca tutto in una bolla di sapone. Insomma, duri in luglio-agosto e mozzarelle in autunno.”
(Corriere del Ticino)