Diverse banche svizzere si apprestano a trasmettere informazioni alle autorità fiscali statunitensi, il che potrebbe mettere fine a una lunga battaglia giudiziaria, secondo il Wall Street Journal.
A inizio mese il governo svizzero aveva presentato un piano alternativo per sistemare il conflitto fiscale con gli Stati Uniti, dopo che in giugno il Parlamento aveva rifiutato il programma unilaterale americano d’urgenza, la cosiddetta Lex USA.
Questo “piano B” del governo prevede che le banche svizzere che vorranno collaborare con le autorità fiscali americane dovranno chiedere autorizzazioni individuali al governo di Berna.
Attraverso questo permesso, le banche potranno trasmettere diverse informazioni agli Stati Uniti, come i nomi degli impiegati che hanno gestito i dossier di clienti americani sospettati di frode fiscale, oppure liste di clienti che hanno lasciato la banca per un altro istituto bancario.
Sempre secondo quanto scrive il Wall Street Journal, il Credit Suisse e Julius Baer hanno già chiesto al governo svizzero il permesso di collaborare con le autorità americane.