Il G20, l’insieme dei paesi industrializzati, nasconde una verità che viene sistematicamente taciuta : conta ben 93 milioni di disoccupati.

Del G20 fanno parte : Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Brasile, Italia, India, Canada, Russia, Australia, Messico, Corea del Sud, Turchia, Indonesia, Arabia Saudita, Argentina, Sud Africa e Unione europea (ad eccezione di DE, FR, UK e IT).

La cifra di 93 milioni era stata confermata venerdì 12 luglio dal direttore generale dell’International Labor Organization, Guy Rider : “Senza azioni immediate questa cifra è destinata a salire rapidamente – aveva aggiunto.

La maggior parte delle nazioni industrializzate è incapace di produrre nuovi posti di lavoro. Il 30% di questi 93 milioni di disoccupati è senza lavoro da più di un anno.
Le cose non sembrano poter migliorare. La fiducia nel commercio mondiale è al suo punto più basso dai tempi dell’ultima recessione, malgrado i media riportino cifre fornite dai governi secondo cui il tasso di disoccupazione “è leggermente calato”.
Le cifre andrebbero esaminate a fondo per rendersi conto dell’esatta gravità della situazione.

Per citare solo gli Stati Uniti, dove il presidente Obama si ostina a rassicurare che l’economia è in ripresa e la creazione di nuovi posti di lavoro è una realtà, si potrebbe considerare la percentuale della popolazione che lavora e si vedrebbe che sta calando progressivamente, non dall’inizio della crisi economica nel 2008, ma già dal 2000.
I media hanno recentemente dichiarato che in giugno negli Stati Uniti vi è stato un considerevole calo dei senza lavoro a livello nazionale.
In realtà, in giugno la percentuale di disoccupazione è scesa solo in 11 stati ed è aumentata in 28 stati americani. In giugno, negli Stati Uniti sono stati persi in totale 240’000 impieghi.

(The Economic collapse.com)