La convenzione fiscale sulle successioni firmata di recente tra Francia e Svizzera fa già paura. Deputati e avvocati fiscalisti notano i segni precursori dell’esilio dei futuri eredi.

Secondo la deputata francese Claudine Schmid, rappresentante dei francesi in Svizzera e Liechtenstein, numerosi futuri eredi francesi stanno per lasciare la Francia per installarsi in Svizzera. Ostile alla convenzione, Schmid la considera una misura “pessima per tutti”.

Claudine Schmid mette l’accento su un rischio preciso : la tassazione in base al luogo di residenza dell’erede e non più in base al luogo di residenza del defunto può causare un esilio di massa dalla Francia.

“Per sfuggire all’imposta francese, potrebbe accadere che gli eredi si stabiliscano in Svizzera – commentava due settimane fa l’avvocato fiscalista Manon Sieraczek-Laporte – Avremmo allora un effetto perverso dell’imposta, la partenza dal paese di persone importanti per lo sviluppo dell’economia francese.”

Una teoria condivisa oggi da Claudine Schmid, che conosce diverse persone, futuri eredi di persone che vivono in Svizzera, pronte a emigrare sul suolo elvetico. Hanno già messo n vendita la casa in Francia.

Per le eredità fra 16’000 e 550’000 euro (fra 21’200 e 729’400 franchi), lo Stato francese preleverà il 20%. Questo tasso salirà al 45% per le eredità superiori a 1.8 milioni di franchi.
Anche se esiste la maniera per diminuire la fattura fiscale, ad esempio con una donazione, i tassi francesi spaventano i futuri eredi, che cercano dunque di espatriare in Svizzera, dove il tasso varia fra 0 e 7%.

Il che fa dire a Claudine Schmid che adottando questa convenzione per riempire le casse dello Stato, la Francia si è sparata in un piede diverse pallottole.

(Le Matin.ch)