Si avvicina la votazione sull’obbligo di leva

“L’esercito appartiene solo alla borghesia!”


Riceviamo e – perseguendo una linea di apertura che non è, né può essere, di neutralità – pubblichiamo. [fdm]


Nella caserma di Stans sono stati appesi dei manifesti di propaganda politica contro l’iniziativa popolare richiedente l’abolizione dell’obbligatorietà del servizio militare, edito della Società Svizzera degli Ufficiali (SSU), un’associazione privata e di parte. Oltre a ciò ci risulta vi siano stati momenti di formazione unilaterale della SSU nelle caserme contro questa iniziativa. Le informazioni datano già del 14 febbraio 2013 ma finora non si è mosso niente da parte delle autorità!

E’ semplicemente scandaloso, ma non ci stupiamo: l’esercito, che si dice super partes e “di popolo”, appartiene in realtà solo alla borghesia, alle sue associazioni e ai suoi partiti, che sfruttano le caserme per fare propaganda politica e per omologare le nuove generazioni ai valori di loro interesse, come il nazionalismo e le missioni cosiddette “di pace” all’estero (come quella vergognosa in Kosovo dove, sebbene la Svizzera non aderisca alla NATO, ne ha comandato il contingente che occupa quella zona della Serbia).

Il Partito Comunista rivendica come minimo il diritto al pluralismo politico: il comitato d’iniziativa che chiede la fine della coscrizione obbligatoria deve essere immediatamente invitato in tutte le caserme per parlare a tutte le reclute!

Partito Comunista, sezione ticinese del Partito Svizzero del Lavoro