serra-1Sabato: il Palmarès, and the winner is: Historia de la meva mort, Spagna/ Francia regia di Albert Serra… quando gli ultimi giorni di vita di Casanova si fondono con la storia di Dracula. Regista fischiato in Piazza per aver accennato che il grande pubblico non lo comprende. Bè, da uno, come me, innamorato e fanatico del Festival di Locarno, mi auguro che la giuria, senz’altro composta da cinefili appassionati, abbia operato una buona scelta (intellettualmente parlando, visto che non è una scelta del pubblico pagante) e che il regista Albert Serra faccia parte di quei nomi famosi che in futuro appariranno nella sigla del Festival come “scoperti e lanciati a Locarno”.

Non sono sarcastico (anche se il film non mi è piaciuto). Amo Locarno e non mi auguro altro che conferme e successi. Menzione speciale e premio alla migliore attrice, Brie Larson, al film Short term 12, uno dei miei preferiti come ho menzionato nella mia prima cronaca dal festival. Gli altri premi, come sempre al Festival di Locarno, vanno ad opere “difficili”, a quelli documentari, specchio di realtà estreme e sofferte (miracolo che non è stato premiato anche “Sangue” film che ha creato una polemica che, si spera, termini nel dimenticatoio, visto che non porta a nulla***). Nè un premio, nè una menzione speciale).

Mi fa sorridere il fatto che, quasi tutti i film premiati sono quelli dei quali i “critici internet” come me, e non solo loro, hanno considerato “boiate” o ridicolizzati o sottolineati per i loro piani sequenza interminabili: MANAKAMANA, il montaggio lentissimo: MOUTON, le desolate lande: HONG SANGSOO, il documentario sulla malattia (Aids e epatite C come non sentirsi coinvolti in questa documento-confessione interminabile): E AGORA? LEMBRA-ME.

Anche questo è il Festival, non sempre ciò che è apprezzato dal largo pubblico, viene poi premiato. E questo anno, non fa (quasi) eccezione.I film premiati sono senz’altro unici e originali per la loro forma e racconto, per questo piacciono alle giurie: non si cercano compromessi con il gusto del pubblico. Si dà il cammino verso un cinema altro, più intellettuale e denso. Spesso è una buona via. L’esistenza di Locarno è su questo cinema di frontiera, come sempre ci viene ricordato.

Domenica, si avrà la possibilità di vedere (o rivedere) i film premiati. Un buon motivo per una seconda rilettura, a posteriore dei premi, che magari riuscirà a rivalutare ciò che, di primo acchito, non era stato “digerito”. Ci sarete?

Desio Rivera

*** [fdm] Mi permetto di dissentire dal nostro bravo critico. La polemica, magari, “non porterà a nulla”, ma è sicuramente obbligata, vista la provocazione scandalosa e deliberata (certe cose non avvengono per caso) montata da certi patetici apprendisti stregoni.

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