“Il ricordo dei destini dei detenuti mi colma di tristezza e di una profonda vergogna”. Ecco in sostanza quello che ha dichiarato la Cancelliera tedesca Angela Merkel, in occasione della sua visita martedì 20 agosto al campo di concentramento di Dachau, dove negli anni del nazismo morirono decine di migliaia di prigionieri.

Nel suo discorso Angela Merkel ha aggiunto che “questo luogo è un avvertimento persistente. Come si è potuti arrivare, in Germania, a togliere il diritto di vivere a persone a causa della loro origine, della loro religione?”

Si è trattato della prima visita di un capo di governo tedesco in questo campo, situato vicino a Monaco. L’intenzione della Merkel, nata dopo la fine della Seconda guerra mondiale, nel 1954, è lodevole, ma la polemica infuria sulla data scelta per la visita.
In Germania le elezioni legislative si terranno fra un mese e la Cancelliera è candidata alla rielezione e a un terzo mandato.
Come ha giustamente titolato il quotidiano “Der Spiegel”, la Merkel si è trovata al posto giusto nel momento sbagliato.

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