Il Consiglio federale giudica positiva la soluzione di Didier Burkhalter e Bruxelles si dice pronta a entrare in materia.

Malgrado le critiche espresse in Svizzera, mercoledì è stato adottato un progetto di mandato di negoziati che conferisce un ruolo maggiore alla Corte di giustizia dell’Unione europea.
Il testo va in consultazione presso le commissioni di politica esteriore del Parlamento e dei cantoni. I partner sociali saranno informati. Il Consiglio federale farà il punto alla fine dell’anno, ha annunciato il ministero degli affari esteri.

Per avviare trattative è necessario un mandato dell’UE e su questo punto il Consigliere federale Didier Burkhalter sembra fiducioso : “Per la prima volta ho segnali che mostrano che i negoziati hanno possibilità di riuscita presso l’UE”.
I responsabili europei credono alla volontà svizzera di trovare una soluzione, mentre un anno fa tutto sembrava bloccato.
In gioco vi sono tematiche importanti. Si tratta di assicurare la prosperità della Svizzera rinnovando la via bilaterale per i prossimi due decenni, ha assicurato Burkhalter. L’UE è interessata, essendo la Svizzera è il suo quarto partner economico.
Burkhalter ha ricordato come nella primavera 2012 il governo federale aveva proposto di istituire un’autorità indipendente per sorvegliare gli accordi. Accolta seccamente da Bruxelles e dai parlamentari svizzeri, la proposta sembrava destinare a fallire, mentre invece ha fatto smuovere la situazione.

Il Consiglio federale non ha mai accettato la ripresa automatica o retroattiva del diritto europeo. Il suo progetto di mandato prevede una ripresa dinamica. Ogni incorporazione di nuove acquisizioni in un accordo bilaterale dovrà essere decisa in Svizzera nel rispetto della democrazia diretta.