Nella sua edizione del 21 agosto, “La Repubblica”, uno dei maggiori quotidiani italiani, scrive che la Svizzera offrirà a partire dal prossimo anno posti di apprendistato ai giovani disoccupati dell’Unione europea.

“La Svizzera intende dare una mano alla moltitudine di giovani disoccupati dell’Europa meridionale – si legge nell’articolo di Franco Zantonelli – tramite i suoi corsi di formazione professionale.
Offrendo, in sostanza, dei posti di apprendistato a Italiani, Spagnoli e Greci, ovvero a quei ragazzi che, come ha detto, efficacemente, il deputato socialista di Zurigo, Andreas Gross, rischiano di diventare una generazione perduta.
“La ricca Svizzera può starsene con le braccia conserte mentre 14 milioni di giovani europei, tra i 15 ed i 24 anni, sono senza lavoro – aveva chiesto, di recente, al Governo elvetico, il parlamentare.
Tramite il Ministro dell’Economia, Johannes Schneider-Ammann, è arrivata, in queste ore, la risposta. Che, in sostanza, accoglie l’invito di Gross, cercando, contemporaneamente, di risolvere un problema spinoso del mercato del lavoro elvetico.

Un problema che, visto con gli occhi europei, può apparire paradossale se si considera che, con una disoccupazione giovanile al 3,8%, in quella stessa fascia d’età in cui, ad esempio, l’Italia registra un 40% di senza lavoro, la Svizzera si ritrova a non riuscire a riempire tutti i posti di apprendistato. Molte professioni, un esempio tra tutte quella di muratore, ma anche quella di saldatore o di cameriere sono, di conseguenza, cadute in disuso e, ormai, appannaggio esclusivo degli stranieri.

Di fronte a una preoccupante carenza di apprendisti ecco, allora, l’idea di tappare i buchi pescando nell’immenso serbatoio dei giovani disoccupati europei.
Il che, peraltro, nei Cantoni di frontiera già avviene. Capita nel Canton Ticino dove, attualmente, l’8 per cento degli apprendisti proviene dalle province italiane di confine.”