Viviamo, purtroppo, in un Cantone che ha già iniziato la propria decadenza sociale, economica e politica. Pessimista? Guardo la realtà.

Leggo proprio oggi su un quotidiano che, manco a dirlo, come competitività siamo “la cenerentola” della Svizzera (?) e allora mi chiedo, fra l’altro, alla SUPSI cosa ci facciano tutti quegli “scienziati” che continuano a produrre studi e ricerche in continuazione, se poi il risultato è questo.
In Svizzera siamo ormai il Cantone dove i ticinesi (sic!) non hanno più praticamente voce in capitolo, salvo i soliti “amici degli amici”, i super raccomandati (come in Italia), le segreterie di partito o movimento e le banche!

Abbiamo i salari più bassi della Svizzera (un elettricista diplomato a Zurigo prende 1.500/2.000 CHF in più al mese) ma il costo della vita continua a salire anche da noi (affitti, consumi, ristorazione, …) e così non si va da nessuna parte e la tensione sociale cresce.
Non me ne voglia nessuno ma, purtroppo siamo diventati attrattivi solo per i frontalieri (e chi li chiama), i delinquenti, i fannulloni di tutta Europa, i supermilionari e gli imbroglioni.

Ho passato la mia gioventù a Giornico, dove sono nato e rimasto fino ai trent’anni, ed è stato il periodo migliore della mia vita (i migliori anni …).
Si lavorava, ci si divertiva ma c’era il senso del rispetto. Se posso riassumere: poche regole ma chiare per tutti, meno leggi che il 90% delle persone rispettava e chi sbagliava … pagava!
Oggi chi truffa lo Stato o la gente comune viene quasi premiato e sotto, sotto se la ride ancora. Nostalgia per il passato? No; ma di solito si apprezzano i cambiamenti in positivo e non i cambiamenti a prescindere.

Sta andando in pratica tutto a rotoli e i cosiddetti politicanti, eletti per proporre soluzioni concrete ma anche per decidere, stanno deludendo parecchio. Non penso proprio di essere il solo a pensarlo.
Il mio non è un criticare gratuito o qualunquista (facile e comodo messaggio da far passare quando si è in difficoltà nel rispondere) è semplicemente la triste realtà che è sotto gli occhi di tutti. Insomma, signore/i “onorevoli: oneri ed oneri e assunzione di responsabilità politica.
Ma questo è ormai il Cantone dove chi guadagna 200.000 franchi all’anno si permette di dire pubblicamente e bellamente “che in fondo non possiamo ancora lamentarci.” Complimenti!

Ma come fa una/o che guadagna più di 10.000 franchi al mese o 7/8 mila di pensione, a dire a uno che ne guadagna la metà e anche meno “che in fondo non possiamo lamentarci? Ma per chi parlate? Non per la stragrande maggioranza della popolazione ticinese e quindi, per favore, parlate per voi!
Vasco Rossi cantava anni fa: “ … voi, che siete belli comodi …”

Ma in fondo cosa pretendete; noi diamo l’AI anche a quelli che da pochi anni sono in Svizzera, che non hanno in pratica nulla, che girano tutto l’anno abbronzatissimi con potenti auto e che vanno in palestra quasi tutti i giorni per “mantenere il fisico”. Devo essere più preciso?
E i controlli? Ah già i controlli, quelli che dovrebbe fare il Cantone …
Mancano docenti nelle scuole elementari? Grazie Gendotti e alti funzionari superpagati del DECS, per la brillante pianificazione operata in questi anni!
Che pena, che frustrazione e che rabbia!

Siamo il Cantone che da anni arriva sempre in ritardo su quasi tutto, che con “Asfaltopoli” si è permesso di dirsi “soddisfatto” per aver recuperato 5 milioni di CHF (?) dopo averne persi almeno 30 (la perizia inglese parlava dai 18.8 ai 45 milioni truffati ai cittadini e che ora mancano!), con l’amministrazione statale più gonfiata del mondo ma che pensa di cavarsela, ancora, con i soliti cerotti sulle gambe di legno, e cioè facendola pagare ai cittadini. Basta!

Io non ho ricette economiche e devo anche dire che gli economisti mi stanno piuttosto antipatici (su una situazione precisa hanno sempre almeno tre visioni diverse!) ma non vi dice nulla il principio del “Kurzarbeit” che in Germania, nel 2009 e in conseguenza al crollo delle esportazioni, ha permesso di salvare 1.300.000 posti di lavoro, grazie a un accordo fra Governo e sindacati? Sto parlando evidentemente di sindacati germanici.

Ma cosa penseranno tutte quelle persone anziane (svizzere e domiciliate) che con il loro lavoro, negli anni passati e i più duri, hanno contribuito a far crescere economicamente e socialmente questo Cantone, ormai in decadenza? Non oso pensarlo; so soltanto che per quasi un mese in Ticino si è parlato praticamente solo del Festival di Locarno e delle polemiche (?) ad esso legate.
Evidentemente faceva comodo a qualcuno spostare l’attenzione dai veri problemi, e non pochi, di questo Cantone sempre più alla deriva.

Da più parti, e recentemente anche dal Sottoceneri, mi è stato chiesto di “rientrare” in politica a livello cantonale.
Ringrazio queste persone per gli apprezzamenti e per la fiducia nei miei confronti. Penso che lo farò poiché starne fuori per me difficile e quelli che “dovevano cambiare le cose”, di fatto, ne hanno consolidato lo stato attuale. Fenomeni della politica non ne vedo.
Mi dispiace ma è così, il resto è il solito mal di pancia, le solite frustrazioni represse e la grande disinformazione creata ad arte dai “soliti noti”.
Lo so, a certi avrebbe fatto comodo che io continuassi nel ruolo “dell’utile idiota”, mi dispiace per loro, anzi no, ma non sarà così.

Alla fine è sempre comunque la gente che decide, per fortuna, e la gente è sempre meno manipolabile e sempre più informata.
Da quando ho dato le dimissioni dal Gran Consiglio (“questione Morisoli”, nota a tutti spero!) nell’estate del 2011, mi sono definito un “cane sciolto” della politica ticinese a livello cantonale.
Tale rimango e non ho assolutamente l’ambizione di piacere a tutti. Guai!

Donatello Poggi, Biasca


[fdm] Dunque Donatello vuole tornare! Serebbe una buona cosa, pensiamo noi, anche perché quel suo ritiro plateale e improvviso ci era parso un errore pacchiano. Ritirarsi “a gran voce”… quando è evidente che… non si desidera ritirarsi. Per poi rimaner “fuori” a mangiarsi le mani.

Quanto a Morisoli (che è un mio amico personale): Morisoli ha perso perché non è riuscito a convincere la gente di essere un vero leghista (secondo me non lo è). Inoltre, il suo rapidissimo abbandono del PLR (obbligato, se voleva tentare ciò che ha tentato) ha sconcertato molti.

Donatello Poggi, questo “leghista infocato di estrema sinistra”, che dalla sinistra estrema proviene, con i suoi classici “sfoghi” – dei quali il presente è un notevole esempio – suscita molti consensi. Ad esempio, mia suocera è una sua grande ammiratrice.