“Ma NON la decadenza dal seggio senatoriale”

La situazione è chiara. Il 9 settembre è convocata la Giunta per le immunità del Senato. Questa potrebbe proporre l’esclusione di Berlusconi dalla camera alta. E in aula i numeri ci sono, ampiamente (se il PD rimane inflessibile). I falchi, vista la gravità della situazione, sono pronti giocarsi il tutto per tutto. Molto semplicemente: se colpite il leader, cade il governo. E il Cavaliere stesso veste oggi i panni del falco. Il Partito Democratico grida, ovviamente, al “ricatto” ***.

Al termine di una lunga e snervante riunione di 5 ore, tenutasi nella villa di Arcore, a porte chiuse, Angelino Alfano ha dichiarato: “La decadenza di Berlusconi è costituzionalmente inaccettabile”. E continuato così: “Il Popolo della Libertà  è come sempre unito, compatto e deciso, a fianco del suo presidente, cui è molto legato da indissolubili vincoli di affetto e di condivisione politica. Tutti insieme rivolgeremo alle massime istituzioni della Repubblica, al primo ministro Letta e ai partiti che compongono la maggioranza, parole chiare sia sulla questione democratica che deve essere affrontata per garantire il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale dei milioni di elettori che hanno scelto Silvio Berlusconi, sia sul necessario rispetto degli impegni programmatici assunti dal Governo a partire dall’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Non c’è più tempo per rinvii e dilazioni”.

*** (commento) E ancora: una singola sentenza, una condanna inflitta a un solo uomo non deve influenzare la politica e le istituzioni. Ma ciò è semplicemente ridicolo. Loro stessi hanno creato questa situazione abnorme.