Bo Xilai non si perde d’animo. Già alto dirigente del Partito Comunista Cinese, oggi in piena disgrazia e sottoposto a processo per corruzione e abuso di potere, egli si difende con fermezza e vigore. Attorno a lui una fosca storia non unicamente politica, ma intessuta di amori clandestini e, addirittura, dell’omicidio di un occidentale.

Nella sua dichiarazione finale al tribunale Bo ha puntato il dito contro Wang Lijun, suo braccio destro, il quale,  dopo aver chiesto asilo politico (gli fu poi rifiutato) al consolato americano di Chengdu, si è trasformato in suo spietato accusatore. “Wang era innamorato di mia moglie e non riusciva a controllarsi, era confuso e stressato” ha detto Bo.

Alle autorità consolari Wang aveva dichiarato di essere stato minacciato da Bo allorché gli rivelò che Gu Kailai, la moglie dello stesso Bo, aveva assassinato il faccendiere britannico Neil Heywood. Per questo atroce delitto Gu è già stata processata e condannata a morte (con sospensione).

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Gu con Bo

(fonte: CdT)