“Confezioni di cibo scaduto saranno disponibili per gli acquisti a partire dal prossimo 1.settembre”. A tanto è arrivato il governo della Grecia.

Una proposta che è stata spiegata dal ministero dei Consumi, che ha precisato che contrariamente a quanto scrivono i giornali, non c’è alcun pericolo per la salute.

Di fronte all’ondata di polemiche conseguente all’annuncio dell’introduzione della normativa, il ministero ha cercato di correre ai ripari, spiegando che “la nuova direttiva non riguarda i beni alimentari che sono scaduti, ma quelli che hanno una lunga durata e che possono essere venduti”.
Ha aggiunto che la data “da vendere entro il” è indicativa e ha un valore unicamente di marketing.
Inoltre, a vantaggio del consumatore, i prodotti in vendita con la data scaduta beneficeranno di uno sconto sul prezzo.