Il direttore finanziario della Zurigo, morto suicida
Nella lettera sono contenute accuse al CEO Josef Ackermann


È stata trovata accanto al suo cadavere. Scritta a macchina e firmata. In inglese. Contiene un unico nome, quello del suo capo: il Chief Executive Officer Josef Ackermann. Tra i due il rapporto era teso. Ackermann era un uomo autoritario, che metteva pressione. Wauthier forse era troppo sensibile. C’erano stati contrasti tra i due in sede di Consiglio d’amministrazione in relazione al bilancio dell’ultimo semestre. Wauthier lo giudicava accettabile, Ackermann l’aveva aspramente criticato. Il direttore finanziario si era sentito ferito. Lunedì scorso il gesto disperato.

Negli scorsi giorni i tentativi di parecchi giornalisti di intervistare la vedova Wauthier sono andati a vuoto ma Martin Senn, presidente del CdA della Zurigo, nega con decisione: “La signora è libera di parlare, senza alcuna restrizione”. Ieri, per la prima volta, ha conversato brevemente al telefono con un giornalista. “Chi afferma che il suicidio di mio marito sia stato causato da problemi familiari mente”, ha detto.

Nella lettera, che è severa ma non ha toni aggressivi, in sostanza c’è scritto: “Con un uomo come Ackermann non si può lavorare”. La signora Wauthier aveva fatto sapere in giro che l’avrebbe letta parola per parola al funerale. Allora Ackermann ha commentato: “Contro un morto si può solo perdere”.

E ha rassegnato le dimissioni.

(fonte: Tagi)