Dopo il confronto televisivo che domenica ha opposto Peer Steinbrück a Angela Merkel, il social-democratico è stato giudicato più convincente della Cancelliera, grande favorita alle elezioni del 22 settembre.

Troppo prudente o troppo sicura di sé, Angela Merkel ha lasciato che l’avversario segnasse dei punti. Peer Steinbrück è uscito bene dal duello televisivo che lo opponeva alla Cancelliera in carica. Non è stato dominato, è apparso incisivo, convincente e si è fatto capire.
I sondaggi realizzati in tempo reale gli sono favorevoli. Gli elettori indecisi sono anche a suo favore : il 52% lo preferisce alla Merkel.

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Durante 90 minuti, domenica 1. settembre, in diretta televisiva i due candidati alla Cancelleria della Germania hanno risposto alle domande di quattro giornalisti. I toni sono rimasti equilibrati, entrambi devono convincere un elettorato che non ama l’aggressività.
Seguendo una strategia comprovata, la Merkel si è atteggiata a madre della nazione, ha persino indossato una collana con i colori della bandiera germanica, nero, giallo e rosso.
Da mesi la sua strategia è semplice : evitare i temi che infastidiscono e fare concorrenza alla sinistra sul terreno del sociale. “Siamo riusciti nel nostro intento – ha martellato – La Germania sta meglio di quattro anni fa. E voi mi conoscete.”

Peer Steinbrück ha detto che le persone vogliono sentir parlare di politica e ha insistito sui problemi sociali del paese.
Avvalendosi di cifre e statistiche ha parlato della polemica sui caselli autostradali, dell’assenza di uno scopo politico, della politica famigliare che penalizza il ritorno al lavoro delle donne dopo la maternità, del salario minimo lasciato alle decisioni dei singoli settori, della transizione energetica condotta in maniera disastrosa, dello scandalo delle intercettazioni della NSA americana,… Steinbrück ha attaccato ad ampio raggio.

Angela Merkel ha replicato denunciando l’aumento delle imposte promesso dalla sinistra. Steinbrück ha criticato la reticenza del governo sulla crisi europea e il costo del debito della Grecia, evocando un Piano Marshall per aiutare i greci.
I social-democratici hanno sostenuto le decisioni sull’Europa prese dal governo, ha ricordato la Merkel. Peer Steinbrück “non può criticare questa politica.”
La buona salute dei paesi dell’Unione europea la preoccupa, perché condiziona la riuscita dell’economia tedesca, ha ricordato. Poi mette in guardia i paesi del sud dell’Europa e rifiuta una falsa solidarietà con loro.

Malgrado la buona performance, Steinbrück è apparso debole sui suoi errori durante la campagna e per la fragilità del suo campo politico.
Pensa ancora che la funzione di Cancelliere non sia abbastanza remunerata? “Dove volete portarmi con questa domanda?- ha risposto – Parlatene fra voi giornalisti.” E in questo modo ha evitato di dover rispondere.
Con chi governerà? Con Die Linke, che nei sondaggi raccoglie il 10% delle preferenze? Peer Steinbrück esclude di governare con il partito di sinistra che include ex comunisti della Germania dell’est. Forse questo partito cambierà, suggerisce, ma non subito.
Una grande coalizione? Steinbrück non ne farà parte in nome della chiarezza politica, anche se quattro anni fa era ministro delle finanze di Angela Merkel.
Contrariamente a lui, Angela Merkel non esclude l’idea di una coalizione, anche se preferirebbe aggregarsi ai liberali.