Contraddicendo le sue precedenti esternazioni, Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, invita a non essere troppo entusiasti sulla ripresa dell’economia nella Zona euro.

Draghi precisa che si deve essere “molto, molto cauti”. Nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi di rifinanziamento, invariati al minimo storico dello 0,5%, riconosce di temere una “reazione eccessiva” ai miglioramenti dei fondamentali.

I mercati lo snobbano. I titoli cosiddetti rifugio continuano a scendere, fuga dai Bund tedeschi, con il tasso decennale che si attesta al record in 17 mesi; stessa performance per i rendimenti dei bond austriaci, finlandesi e olandesi che, sempre su una scadenza decennale, balzano al massimo in più di un anno.

“Draghi ha tentato di enfatizzare che i tassi rimarranno bassi – ha commentato in una intervista a Bloomberg Mark Capleton, economista presso Bank of America Merrill Lynch – Il sell off dei bond conferma la delusione sul fatto che la Banca centrale europea non abbia annunciato nulla di di più concreto”.