Da un’interessante intervista di Gianni Righinetti a Laura Sadis, pubblicata oggi nel Corriere del Ticino (fotografia di Ticinolive)

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Rocco Cattaneo, il presidente del suo partito, ha dichiarato che se i conti del prossimo anno non rispetteranno l’in­dirizzo dato dalla road map, tutto an­drà «rinviato al mittente». Lo reputa un atto di sfiducia a lei nella veste di direttrice delle finanze?

«No, non credo. Penso voglia mettere sotto pressione il Governo, la cui mag­gioranza relativa è rappresentata da due consiglieri di Stato della Lega. Sa benis­simo anche lui che chi è responsabile delle finanze in Governo è una persona su cinque totalmente inter pares. Credo che Rocco, con l’entusiasmo del neofita, abbia solo delle impulsività espressive, quindi lanci dei messaggi non sempre pienamente ponderati, benché sicuramente animati da buoni propositi. Intenzioni positive spesso peraltro da me condivise. D’altro canto non è evidente se non si è mai stati elet­ti, ad esempio, in Gran Consiglio cono­scere i temi, comprenderne la com­plessità e le implicazioni. Occorre tem­po, capacità e voglia di lavorare sui dossier».



[fdm] Non c’è che dire. Per un “neofita” la carica di presidente è già alquanto importante. Chissà dopo, quando sarà diventato esperto.

Il partito ha retto assai male le due ultime sconfitte ma, naturalmente, non è detta l’ultima parola. Per l’aprile 2015 (non così lontano come sembra) l’obiettivo è chiaro. Cruciali saranno i nomi che verranno fatti scendere in campo sulla lista per il Governo.