Sabato 14 settembre alla Casa del Popolo di Bellinzona


Sarebbe temerario sostenere che bisogna esser contenti di pagare le tasse. Ma un fatto è certo: le imposte sono necessarie per la redistribuzione della ricchezza in una società più equa, nella quale le disparità e le disuguaglianze non raggiungano livelli indecenti, e per permettere allo Stato di offrire alle cittadine e ai cittadini i servizi indispensabili e i sussidi che, per le fasce più deboli, sono vitali.

Il tema è di stretta attualità in questo periodo, segnato dalla crisi in cui versano alcuni settori dell’economia, causando scarsità di risorse anche per lo Stato, confrontato con la necessità di sostenere chi è vittima di sfruttamento, di dumping salariale e di perdita del lavoro. Le ricette neoliberiste sono le solite: meno imposte, più disparità, più servizi appaltati ai privati. Ma sono ricette fallimentari, come s’è visto laddove lo Stato ha abdicato ai propri compiti. E, soprattutto, sono ricette inquinate dall’egoismo di fondo che ispira il liberismo. Fino all’ipotesi di un’amnistia fiscale che, premiando chi finora ha frodato il fisco, sarebbe un vero insulto per i contribuenti onesti.

Noi non ci stiamo. E vogliamo uno Stato che abbia a disposizione le risorse necessarie a far fronte ai propri compiti. Non abbiamo certezze o bacchette magiche, e proprio per questo, fatti salvi i principi, vogliamo discutere e confrontarci sulle strategie che possono essere implementate nella politica fiscale.

Ne parleremo nella conferenza cantonale di sabato 14 settembre, dalle 8.30 alle 14 presso la Casa del Popolo a Bellinzona. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.

Pelin Kandemir Bordoli, capogruppo PS in Gran Consiglio
Saverio Lurati, presidente del PS e membro del Gran Consiglio



(commento, fdm) La frase chiave di tutto il discorso è, ovviamente, la seguente: “E vogliamo uno Stato che abbia a disposizione le risorse necessarie a far fronte ai propri compiti”. Chi l’ha scritta non si è reso nemmeno conto di avere scelto una formulazione assurda. Chi decide quali siano i compiti dello Stato? I socialisti? Allora stiamo freschi! Perché potrebbero benissimo decidere che è compito inderogabile dello Stato creare 127 nuovi uffici, completamente inutili, per un costo supplementare di decine di milioni, che sarebbe compito dello Stato reperire. Una simile deleteria mentalità non farebbe (e non fa) che gonfiare all’infinito (e senza alcuna utile contropartita) l’apparato statale. Che Dio salvi il nostro amato Paese da questi nuovi socialisti-statalisti! Meglio, cento volte meglio i rivoluzionari antichi, “che volevano impiccare l’ultimo Papa con le budella dell’ultimo Re”.