Uno studio della rivista britannica IHS Jane’s ritine che circa la metà dei combattenti siriani che si oppongono al regime di Damasco sono djihadisti o integralisti islamici.

In totale gli insorti siriani sarebbero circa 100.000, una forza sparpagliata fra oltre 1’000 brigate più o meno potenti.
“Oggi l’insurrezione è dominata dai gruppi che hanno almeno un punto di vista islamista sul conflitto. L’idea che la rivolta siriana sia condotta da elementi laici non è confermata – spiega Charles Lister, l’autore dello studio.

Le conclusioni dello studio sono le stesse della maggioranza dei diplomatici occidentali. Il peggio è l’aumento dell’influenza sulla ribellione dell’influenza dei gruppi più estremisti, come Jabhat al-Nosra.
Più organizzati, migliori combattenti, gli islamisti portano nelle loro fila sempre più ribelli.
Il loro controllo di certi circuiti economici permette di avere fondi a disposizione e di acquistare il riconoscimento dei civili offrendo aiuto alimentare o medicine.

“Gli islamisti sono talmente numerosi che se l’Occidente non giocherà in maniera scaltra le sue carte, sempre più persone si allontaneranno dai ribelli laici, che noi sosteniamo – analizza Charles Lister – Inoltre, di fronte alle indecisioni occidentali, la frangia più moderata degli islamisti si sta progressivamente radicalizzando.”