Le operazioni per stanare gli uomini armati che hanno attaccato un centro commerciale di Nairobi, in Kenya, sabato 21 settembre, proseguono lunedì mattina. Dopo l’attacco della notte, l’esercito keniano afferma che la maggior parte degli ostaggi sono stati soccorsi, ma gli assalitori minacciano di uccidere gli ultimi ostaggi, il cui numero non è noto.

All’alba di lunedì tre esplosioni hanno fatto seguito a un’intensa sparatoria nel centro commerciale. “Tutti gli sforzi sono in corso per giungere alla conclusione rapida di questo caso – ha indicato l’esercito sul suo account Twitter.

In risposta al tweet, un portavoce dei guerriglieri somali, un gruppo legato a al Qaeda, che sabato mattina avevano rivendicato l’attacco, ha dichiarato : “Autorizziamo i mudjahidines all’interno dell’edificio a agire contro i prigionieri.”

Almeno 68 morti
kenya2L’assalto è stato lanciato domenica notte, con l’arrivo di elicotteri sopra il centro commerciale.
Nel centro assediato dalle forze dell’ordine, per tutta la giornata di ieri sono state udite forti esplosioni e colpi di arma da fuoco. L’attacco avrebbe fatto 68 morti e quasi 200 feriti, secondo un bilancio medico.
Gli assalitori sarebbero una quindicina, raggruppati in un unico punto dell’edificio.

L’attacco ha avuto luogo sabato mattina : gli assalitori hanno fatto irruzione nel centro commerciale Westgate Mall di Nairobi, a quell’ora affollato di persone – africani, indiani, europei – e hanno aperto il fuoco sulla folla.
Sabato sera l’attacco è stato rivendicato dai chabab somali, fazione legata a al Qaeda, i quali hanno subito dichiarato di aver “ucciso un centinaio di infedeli keniani” e confermato di voler proseguire la battaglia.
Hanno presentato l’attentato come una rappresaglia contro gli interventi che da due anni l’esercito del Kenya conduce contro di loro nel sud della Somalia.
“Abbiamo messo in guardia il Kenya a diverse riprese – hanno dichiarato i chabab – Quello che vedete a Westgate è giustizia punitiva per i crimini commessi dai soldati keniani in Somalia contro i misulmani.
Il messaggio che mandiamo al governo e alla popolazione keniana è e sarà sempre lo stesso : ritirate le vostre forze dal paese.”

L’esercito keniano era entrato in Somalia nel 2011 e da allora è stazionato nel sud del paese, nell’ambito di una forza africana che sostiene il governo somalo e che ha inflitto diverse sconfitte ai guerriglieri islamisti.

Nessuno straniero fra i chabab
Un uomo presentato dalla BBC come un comandante degli islamisti somali chabab ha smentito alla radio britannica che degli stranieri facevano parte del commando che ha attaccato il centro commerciale.

“Vi sono voci secondo cui cittadini americani, britannici e altre nazionalità fanno parte dei chabab che hanno attaccato il Westgate – ha detto un uomo presentato dalla BBC come “Abou Omar” – Posso confermare che non è vero. Si tratta di voci infondate.”

Rispondendo alle speculazioni della stampa inglese che lunedì evocava la pista di una donna britannica, vedova di un kamikaze che si era fatto esplodere durante gli attentati del 7 luglio 2005 a Londra, ha aggiunto : “Non chiediamo alle nostre sorelle di condurre attacchi militari di questo genere.”