Sabato 27 settembre si è chiuso ad Atene un capitolo del 33 anni di neonazismo in Europa.

A partire dalle 7 del mattino, i commando antiterrorismo hanno interpellato Nikos Mihaloliakos, il dirigente del partito ultra nazionalista greco Alba Dorata, cinque deputati e quindici dei suoi membri, fra cui due poliziotti.
In questa indagine, la polizia antiterrorismo non ha lasciato nulla al caso : telefonate messe sotto ascolto, pedinamenti di giorno e di notte e per la prima volta nella storia del paese i poliziotti sono entrati nel Parlamento per perquisire gli uffici di Alba Dorata alla ricerca di prove.

Le accuse portate di fronte alla Corte penale sono gravi : i deputati e i membri del partito dovranno rispondere di partecipazione a un’organizzazione criminale. Incarcerati, martedì 1. ottobre compariranno davanti ai giudici.

Il punto di partenza di questa retata è stato l’assassinio di Pavlos Fyssas, un musicista attivista della sinistra, ucciso due settimane fa da un presunto membro di Alba Dorata, partito entrato nel Parlamento greco nel giugno 2012 e forte di 18 deputati.

“Ricatti, riciclaggio di denaro, implicazione in attacchi con esplosivi contro banche, partecipazione attiva a omicidi e attacchi contro emigranti, ecc. Gli elementi dell’indagine sono pesanti e non sono recenti – ha spiegato Ioannis Rahiotis, avvocato penalista – I deputati rischiano 25 anni di carcere, ma dopo 10 anni potranno tornare liberi.
Va detto che questo partito si è infiltrato in profondità nella polizia e che il fascismo esiste in Grecia dagli anni 1930, la battaglia sarà difficile. E’ un peccato che si sia attesa la morte di un giovane greco per iniziare lo smantellamento.”

Di fronte alle critiche sulla sua incapacità di frenare il fenomeno Alba Dorata, che in pochi mesi è diventato il terzo partito del paese, il governo di Antonis Samaras risponde con le maniere forti e con l’intenzione di sradicare il partito.
Per riuscirvi, lunedì il ministro della Giustizia Charalambos Athanasiou ha presentato una legge anti-razzismo che include l’interruzione del finanziamento di ogni partito politico che intrattiene un’ideologia fascista, il divieto di organizzare mense per i poveri che vietano l’accesso ai migranti, il divieto di fare il saluto nazista o fascista. Chi non osserverà queste disposizioni sarà punibile sino a tre anni di carcere e con pesanti ammende.